Joker, Robert De Niro contro Trump: "I film causano violenza? No, sono stronzate!"

Joker: Robert De Niro risponde per le rime a Donald Trump che accusa film e videogiochi di essere la causa delle violenze tra gli adolescenti.

Su Joker Robert De Niro non le manda a dire a Donald Trump secondo il quale certi film causerebbero violenza.

In una nuova intervista su Variety, Robert De Niro ha preso posizione contro le affermazioni secondo cui determinati film possano indurre gli spettatori a commettere atti violenti. Le polemiche sono state rinfocolate in questi giorni in occasione dell'arrivo nelle sale di Joker che, per via di alcune scene decisamente crude, ha creato una vera e propria psicosi con tanto di proiezioni blindate alla presenza di agenti di polizia.

L'attore, premio Oscar di opere come Taxi Driver o Toro scatenato, ha fatto riferimento in particolare alle parole di Donald Trump, il quale già in passato con la strage di Parkland e ora con le sparatorie di massa avvenute a El Paso e Dayton ha accusato film e videogiochi di essere responsabili nell'incitare violenza tra gli adolescenti.

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Joker: Joaquin Phoenix in una nuova foto del film

"Sono solo un mucchio di stronzate". Così ha risposto Robert De Niro che non ha mai lesinato critiche nei confronti dell'attuale presidente degli Stati Uniti. "Questo tipo ha paura di sfidare la NRA (la National Rifle Association, la potentissima lobby delle armi ndr). Definisce Washington spazzatura perché è lui spazzatura. È un truffatore, non ha morale, nessuna etica. Se le persone non si svegliano e viene rieletto, sarà molto, molto grave. Chiunque la pensi così dovrebbe dirlo. Se aspettiamo di dire qualcosa, prima che ce ne accorgiamo i dittatori e i despoti saliranno al potere".

Da Joker a Arancia Meccanica: i film tra psicosi e atti di violenza

In questo modo l'attore sembra anche rispondere indirettamente anche alle accuse piovute in queste settimane su Joker, il film che lo vede protagonista insieme a Joaquin Phoenix, attesissimo dal pubblico grazie anche al Leone d'oro vinto a Venezia ma anche al centro di un dibattito infuocato per la possibilità che possa glorificare crimini e portare all'emulazione. La paura, visto anche il personaggio del film, è che si crei un nuovo "caso Aurora", quando un ragazzo di appena 24 anni entrò in un cinema durante l'anteprima dell'ultimo film su Batman di Christopher Nolan, Il cavaliere oscuro - Il ritorno e sparò all'impazzata, uccidendo 12 persone e ferendone 58. Un clima ben diverso da quello italiano dove La controversa opera di Todd Phillips, di cui abbiamo parlato nella nostra recensione di Joker debutterà nelle sale domani.