Johnny Depp: "Sono un fesso a essermi innamorato di Amber Heard"

Il divo è tornato a parlare delle scelte sentimentali sbagliate e del processo mediatico contro l'ex moglie Amber Heard, ma anche del 'ritorno' sulle scene.

Johnny Depp

La sua vita è finita tristemente sotto i riflettori dopo che i suoi tentativi di difendere la sua privacy si sono rivelati fallimentari. Ma Johnny Depp sostiene di aver fatto tesoro dell'esperienza negativa definendosi "un fesso" per essersi innamorato di Amber Heard.

In una rara intervista con il Sunday Times, Depp ha analizzato la sua relazione, seguita da un burrascoso divorzio e da una causa legale per violenza domestica che lo ha trascinato in un vortice mediatico fino alla conclusione del processo, da cui è uscito vincitore.

"Quale è stato il mio rapporto iniziale con quello che chiamiamo 'amore'? Chiaramente ottuso", ha detto la star di Edward Mani di forbice. "E questo significa che, se sei un credulone come me, a volte guardi negli occhi una persona e vedi un po' di tristezza, un senso di solitudine, e senti di poterla aiutare".

L'attore ha poi proseguito: "Ma nessuna buona azione resta impunita, perché ci sono persone che, quando provi ad amarle e ad aiutarle, iniziano a farti capire cosa fosse quel malessere, quel turbamento ai loro occhi. Si manifesta in altri modi. E la cosa interessante è che è solo una scheggia della mia vita che ho scelto di esplorare."

Amber Heard Johnny Depp
Johnny Depp sul red carpet con l'ex moglie Amber Heard

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Quando Johnny Depp e Amber Heard si separarono nel 2016, dopo solo un anno di matrimonio, l'attrice di Aquaman addusse divergenze inconciliabili in una richiesta di divorzio e presentò un'ordinanza restrittiva temporanea contro il coniuge a seguito di accuse di violenza domestica.

Depp e Heard raggiunsero un accordo di divorzio da 7 milioni di dollari nell'agosto dello stesso anno, ma nel marzo 2019 Depp fece causa all'ex moglie per diffamazione a seguito di un editoriale del 2018 che quest'ultima aveva scritto per il Washington Post. In quell'articolo, Heard descriveva dettagliatamente la discriminazione che affermava di aver subito in seguito alle accuse di violenza domestica contro Depp, per "garantire che le donne che si fanno avanti per parlare di violenza ricevano maggiore sostegno".

Nel novembre 2020, Depp perse la sua causa per diffamazione contro il tabloid britannico The Sun, che lo aveva definito un "picchiatore di mogli". Il tribunale confermò le affermazioni del giornale come "sostanzialmente vere" e Heard testimoniò a sostegno di tali affermazioni. Nel marzo 2021, il tentativo di Depp di ribaltare la decisione fu respinto finché un nuovo processo durato sei settimane e trasmesso in diretta televisiva si concluse con un verdetto contro Heard, ritenuta responsabile di tutti e tre i capi d'accusa per diffamazione relativi al suo editoriale del 2018. Le è stato ordinato di pagare 10,35 milioni di dollari di danni, mentre Depp avrebbe dovuto pagare 2 milioni di dollari, poiché Heard aveva vinto una delle tre cause nella sua controquerela.

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Parlando del processo, Depp ha detto al Sunday Times: "Era già andata abbastanza oltre. Sapevo che avrei dovuto mettermi a nudo completamente. Tutti dicevano: 'Passerà!' Ma non potevo fidarmi. Cosa passerà? Le menzogne che circolano? No, non passerà. Se non cerco di far emergere la verità, sarà come se avessi effettivamente commesso gli atti di cui sono accusato. E i miei figli dovranno conviverci. I loro figli. I figli che ho incontrato negli ospedali", ha continuato, riferendosi alla figlia Lily-Rose, 26 anni, e al figlio Jack, 23 anni, avuti con l'ex Vanessa Paradis.

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"Quindi la notte prima del processo in Virginia, non ero nervoso. Se non devi imparare a memoria le battute, se dici semplicemente la verità, non devi aver timore. Niente di tutto questo sarebbe stato facile, ma non mi importava. Ho pensato, 'Lotterò fino alla fine'. E se finissi a lavorare come benzinaio? Va bene. L'ho già fatto prima".

Naturalmente non tutti si sono schierati dalla sua parte. L'attore cita in particolare tre individui specifici che, a suo dire, "mi hanno fatto del male" e spiega: "Quelle persone erano alle feste dei miei figli. Li lanciavano in aria. Capisco le persone che non hanno saputo difendermi, perché la cosa più spaventosa per loro era fare la scelta giusta. Ero prima del #MeToo. Ero come un manichino da crash test per il #MeToo. Era prima di Harvey Weinstein".