Jerry Bruckheimer protagonista del Variety Entertainment & Technology Summit, dove ha fornito anticipazioni sul possibile sequel di F1, su Top Gun 3 e sul prossimo capitolo del franchise dei Pirati dei Caraibi.
F1: un successo insperato
Nonostante la presenza di una delle star più amate come Brad Pitt, Bruckheimer ha riconosciuto che un film sulla Formula Uno era un esperimento rischioso, soprattutto considerando i costi e l'impegno produttivo che ha comportato girare durante veri gran premi. Per altro negli USA la Formula Uno non è popolare come in Europa. "Ma è proprio per questo che ha avuto successo nei multisala americani", ha spiegato il produttore.
"Ha fatto vivere al pubblico un'esperienza fantastica, immergendolo in un mondo di cui non sapeva nulla. E quando ne è uscito, sapeva molto di più su ciò che questi piloti affrontano. Sono alcuni dei più grandi atleti del mondo. Ce ne sono solo 20. I protagonisti Brad Pitt e Damson Idris si sono allenati per quattro mesi solo per riuscire a guidare queste auto. Ecco quanto sono difficili da guidare, vanno a 350 km/h. I nostri ragazzi andavano solo a 290 km/h. Ma solo la velocità, la tecnologia e la fatica che hanno fatto per rendere quel film così bello come è venuto fuori... dobbiamo riconoscere il merito ai nostri attori che hanno lavorato così duramente per realizzarlo".

Per quanto riguarda l'ipotetico sequel di F1, già in fase di sviluppo secondo alcune fonti, il produttore non si è sbilanciato più di tanto, ma ha accennato a "30 progetti di altro profilo che sono in varie fasi di sviluppo. Stiamo sviluppando un altro Top Gun. Speriamo di realizzare un altro F1. Stiamo lavorando a un altro Pirati dei Caraibi. Stiamo lavorando a molti film diversi che hanno avuto successo e speriamo di riuscire a realizzarli tutti".
Il punto sullo stato dell'industria
Con all'attivo successi quali American Gigolo, Flashdance, Beverly Hills Cop, Bad Boys, Top Gun, Armageddon, Black Hawk Down, e CSI, Jerry Bruckheimer non ha più niente da dimostrare, ma continua a impegnarsi sul fronte commerciale in un cerca di nuovi successi che infondano denaro nelle casse di lavoratori del settore ed esercenti.
"È la cosa più bella da fare, intrattenere la gente" ha detto. "Non si tratta più di soldi. Si tratta del sorriso sui volti delle persone, del fatto che le commuovi. Li distrai dalle loro vite per un paio d'ore e li fai sentire meglio o gli fai provare qualcosa quando escono. Ed è questo il piacere che provo quando mi trovo in fondo alla sala e li osservo guardare uno dei nostri film in cui le persone si commuovono davvero. Questo è ciò che cerchiamo di ottenere. Non sempre ci riusciamo, ma quando lo facciamo è davvero esaltante".