Negli ultimi anni è stata cavalcata spesso dai media l'idea di una donna nei panni di James Bond nel futuro della saga cinematografica, ma pare che questa idea rivoluzionaria fosse stata già concepita negli '50, prima ancora del debutto del personaggio al cinema.
Prima ancora che Lashana Lynch assumesse brevemente il titolo di 007 in No Time to Die, era già stata presa in considerazione una donna per guidare il franchise 50 anni prima.
Nell'imminente biografia di Nicholas Shakespeare sull'autore di Bond Ian Fleming, intitolata "Ian Fleming: The Complete Man", viene rivelato che il produttore originale di James Bond 007 - Casino Royale, Gregory Ratoff, aveva immaginato una donna nel ruolo principale. In effetti, il produttore aveva pensato all'attrice premio Oscar Susan Hayward nel ruolo.
All'epoca, i due film di Bond appena usciti si erano arenati: Agente 007, operazione tuono e il più parodistico James Bond 007 - Casino Royale avevano ricevuto recensioni negative, da cui la proposta di un cambio di gender per il personaggio.
Shakespeare scrive nella biografia: "Dalla metà degli anni Cinquanta, molti attori famosi erano stati contattati. Gregory Ratoff ebbe l'idea sorprendente di far interpretare Bond a una donna, Susan Hayward. Ian aveva preso in considerazione diverse possibilità, da Richard Burton ("Penso che Richard Burton sarebbe di gran lunga il miglior James Bond"), a James Stewart ("Non mi dispiacerebbe affatto se riuscisse ad anglicizzare un po' il suo accento"), a James Mason ("Potremmo doverci accontentare di lui")".
La scelta di Sean Connery
Alla fine, dopo aver preso in considerazione Peter Finch, Cary Grant, Dirk Bogarde, Trevor Howard, Rex Harrison, Richard Todd, Michael Redgrave, Patrick McGoohan, Roger Moore (che finì per interpretare Bond) e Richard Johnson, venne scelto Sean Connery.
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"Ne abbiamo provati venti o trenta. Nessun attore importante avrebbe interpretato la parte per più di un film, e non potevamo concludere un accordo con un distributore senza l'impegno di un attore principale", ha dichiarato Robert Fenn, agente cinematografico di Fleming.
Tuttavia, quando Fleming incontrò Connery per la prima volta, Fleming rimase "scioccato perché non sapeva parlare l'inglese della Regina", secondo Fenn. "Fleming disse: 'Non è affatto la mia idea di Bond, voglio solo un uomo elegante, non questo rozzo'", ha ricordato Fenn.