Gli showrunner di Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere hanno garantito che la maestosa serie in arrivo su Prime Video a partire dal 2 settembre non seguirà un percorso casuale. Tutte e cinque le stagioni sono state pianificate in dettaglio , perfino l'ultima inquadratura.
Quando hanno costruito l'intelaiatura della serie ispirata alla saga di Tolkien, gli showrunner JD Payne e Patrick McKay e il regista e produttore esecutivo JA Bayona hanno pensato alla storia dall'inizio alla fine. La destinazione, nel loro caso, era importante quanto il viaggio stesso, come assicurano a Empire. "Conosciamo perfino quale sarà l'ultima inquadratura dell'ultimo episodio" spiega Payne. "I diritti che Amazon ha acquistato erano per uno spettacolo di 50 ore. Sapevano fin dall'inizio che era la dimensione della tela: questa era una grande storia con un inizio, una parte centrale e una fine specifica. Ci sono cose nella prima stagione che non vengono chiarite fino alla quinta stagione."
Il Signore degli Anelli: gli Anelli del Potere, i fan di Tolkien criticano la diversità del cast
Nell'arco di cinque stagioni, Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere intreccerà le storie di Elfi, Nani, Peloipiedi e altri abitanti della Terra di Mezzo ambientate in uno sfondo epico di eventi storici importanti per la mitologia del luogo, dalla forgiatura degli anelli all'ascesa di Sauron. Se i singoli fili della trama sono nuovi, il contorno è tratto direttamente dalla fonte. "Era come se Tolkien avesse posto delle stelle nel cielo e ci avesse fatto distinguere le costellazioni", spiega Payne. "Nelle sue lettere, in particolare in una al suo editore, Tolkien parlava di volersi lasciare alle spalle una mitologia che 'lasciava spazio ad altre menti e mani, brandendo gli strumenti della pittura, della musica e del dramma'. Stiamo facendo ciò che Tolkien voleva. Finché abbiamo ritenuto che ogni nostra invenzione fosse fedele alla sua essenza, sapevamo di essere sulla strada giusta".
La serie prodotta da Amazon porterà dunque nuove idee, ma sempre in linea con ciò che il suo creatore originale ha stabilito. "La pressione ci farebbe impazzire se non avessimo la sensazione che ci sia una storia qui che non viene da noi. Viene da un luogo più grande", afferma Patrick McKay. "Proviene da Tolkien e noi ne siamo solo gli amministratori. Ci fidiamo così profondamente di quelle idee, perché non sono nostre. Siamo custodi, nella migliore delle ipotesi".