Prima di diventare la celebre trilogia forgiata da Peter Jackson, esisteva un progetto originale dell'adattamento de Il signore degli anelli che prevedeva la realizzazione di due film. A rivelarne i dettagli a Polygon è il giornalista Drew McWeeny, che ha avuto tra le mani il progetto in questione.
All'epoca, Harvey Weinstein era uno dei produttori più potenti a Hollywood e aveva intenzione di realizzare un adattamento de Il signore degli anelli a due film. Per liberarsi di Weinstein, Peter Jackson fece trapelare lo script de Il signore degli anelli al sito Ain't It Cool, assicurandosi indirettamente di far pervenire la sceneggiatura nelle mani di Drew McWeeny così da riceverne una recensione che attirò l'attenzione di New Line Cinema chiamando fuori la Miramax di Weinstein. Ma cosa distingueva il progetto originario da quello poi realizzato? Lo ha rivelato Drew McWeeny a Polygon:
"Com'era la versione in due film? Conteneva la maggior parte di ciò che amate della trilogia. Philippa Boyens era indicata come editor di script nel documento con nome in codice "Jamboree". (Quando tutto è passato alla New Line Cinema, lo studio che alla fine ha realizzato la trilogia, Sinclair era sparito e Boyens era diventata coautrice a pieno titolo dei film). Queste prime bozze comprendevano la maggior parte dei principali incidenti della serie, ma senza il sottotesto dei personaggi che rende la trilogia così speciale. Sembrava di guardare i tre film riprodotti a velocità 1,5x, tutto compresso e accelerato. C'erano idee abbozzate in forma iniziale (il racconto inquietante di Galadriel in apertura di Il signore degli anelli - La compagnia dell'anello era originariamente affidata in forma leggermente diversa a Frodo, per esempio), e il cliffhanger originale si svolgeva sulla collina di Emyn Muil dopo che Sam, Frodo e Gollum si erano imbattuti nei Nazgul".
Il signore degli anelli: che fine hanno fatto i protagonisti?
Ciò che rende la trilogia de Il Signore degli Anelli così speciale è lo spazio dato a ogni personaggio lo spazio per respirare, parlare ed esprimersi invece di correre da una situazione estrema all'altra. Sembra che questo senso di calma mancasse nella versione in due parti del progetto a cui Peter Jackson era originariamente assegnato. Secondo McWeeny, il tema principale della storia è rimasto lo stesso, ma i personaggi all'inizio erano strumenti di un generico film d'azione:
"L'ossatura della versione di Peter Jackson era già presente e nella versione a due film Samwise Gamgee emergeva come l'eroe dell'intera storia, come personaggio principale il cui viaggio è il motore della vicenda. Negli script c'erano molte più canzoni, canzoni cantante durante il cammino collegate direttamente ai testi di Tolkien, ma tutto era compresso. Non c'era spazio per l'approfondimento di personaggi come Pippin e Merry, non c'era il tempo di godersi la Contea, agli elfi era dedicato un rapido incontro. Maggior spazio era riservato ad Arwen e Aragorn, ma il personaggio che più di tutti ha goduto dell'espansione da due film a tre è stato Gollum che, da congegno del plot è diventato un personaggio a tutto tondo. Ma più di tutto, ogni scelta fatta nella versione a due film sembrava servire a trasformarli in blockbuster convenzionali a spese della densa storia e della poesia che definisce l'opera di Tolkien."