Fine dell'anno, tempo di bilanci. La rivista Empire ha fatto i conti i tasca alle principali produzioni uscite nel corso dell'anno per mettere a confronti costi e ricavi. Il giudizio è impietoso. Il più pesante flop al box office è Il quinto potere, controverso biopic dedicato alla figura di Julian Assange e alla genesi di Wikileaks. Secondo la rivista, la DreamWorks e il team dietro Il quinto potere hanno subito una bella batosta visto che il film, costato 28 milioni di dollari (cifra piuttosto ridotta), ne ha incassati solo 8,5, recuperando una piccola percentuale del costo totale.
Nonostante la presenza di Benedict Cumberbatch e di un argomento scottante e attualissimo, il pubblico non è sembrato troppo interessato a conoscere la storia di Assange. La stessa critica si è dimostrata tiepida dividendosi sulla qualità della pellicola e il regista Bill Condon ha realizzato che le cose non andavano per il verso giusto fin dal primo weekend di programmazione. "Eravamo così eccitati perché alla tv si parlava in continuazione di Assange, ma a volte può essere controproducente. Penso che ci sia qualcosa in lui che non lo rende adeguato a un intrattenimento serale. Quando la realtà non corrisponde alle aspettative cominci a chiederti in cosa hai sbagliato, ma quando intraprendi una strada come questa sai che stai rischiando molto."
Tra gli altri film che non hanno rispettato le attese in termini di incassi troviamo anche il thriller con Sylvester Stallone Jimmy Bobo - Bullet To The Head, Paranoia, Parker e Broken City.