Il padrino – Parte terza: Al Pacino rischiò di non apparire nel film

Al Pacino, interprete di Michael Corleone ne Il padrino - Parte terza, rischiò brevemente di non apparire nel film: ecco perché.

Al Pacino, interprete di Michael Corleone, rischiò brevemente di non apparire proprio ne Il padrino - Parte terza. Questo fu per via di una disputa legata ai compensi: l'attore aveva ricevuto un'offerta di cinque milioni di dollari, ma lui ne voleva sette, con in più una percentuale degli incassi. Francis Ford Coppola gli rispose che avrebbe riscritto la sceneggiatura, facendo sì che il film iniziasse con il funerale di Michael. A quel punto Pacino accettò l'offerta iniziale.

Padrino3Scena
Il padrino - Parte terza: una scena con Diane Keaton e Al Pacino

Nonostante ciò non furono esattamente rose e fiori tra Al Pacino e Francis Ford Coppola sul set, perché l'attore non concordava con la caratterizzazione di Michael nel terzo episodio, in particolare il pentimento per l'uccisione del fratello Fredo nel film precedente. Ci fu anche un po' di tensione con Diane Keaton, dato che i due avevano avuto una relazione saltuaria per diversi anni dopo la realizzazione del primo capitolo della trilogia.

Il Padrino, parte III: nella coscienza sporca di Michael Corleone

Un'altra disputa finanziaria per Il padrino - Parte terza è quella che portò all'eliminazione dalla sceneggiatura del personaggio di Tom Hagen: Robert Duvall voleva essere pagato in maniera proporzionata rispetto a Pacino, ma la Paramount gli offrì solo un milione di dollari, e così lui rifiutò di partecipare, costringendo Coppola a modificare il copione. Anni dopo, Duvall ha chiarito che gli sarebbe andato benissimo essere pagato la metà di quello che prendeva Pacino, ma non un quinto, e che non si pentiva di aver rinunciato al progetto perché il terzo episodio esisteva principalmente per motivi finanziari.

Il padrino è la migliore trilogia di sempre?

Padrino3 Scena B
Il padrino - Parte terza: una scena con Sofia Coppola e Andy Garcia

Il padrino - Parte terza fu criticato ai tempi, soprattutto per la performance di Sofia Coppola, che fu costretta a ridoppiare parte delle proprie battute dopo una prima proiezione stampa disastrosa, ma col passare degli anni la reputazione del lungometraggio è migliorata. Qualche mese fa, in occasione del trentennale, è uscito un nuovo montaggio, che rappresenta la visione originale di Francis Ford Coppola, senza i compromessi imposti dalla Paramount.