Le testimonianze contro i comportamenti inappropriati e molesti di Kevin Spacey non si interrompono. Adesso a parlare è Gabriel Byrne, che ha condiviso con Spacey il set del cult del 1995 I soliti sospetti. L'attore irlandese avrebbe rivelato che all'epoca la produzione venne sospesa per due giorni dopo che Kevin Spacey venne accusato di molestie sessuali da parte di un attore più giovane.
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"Non conoscevo l'entità della violenza" ha spiegato Byrne. "Era uno specie di scherzo, tutti commentavano 'Questo è Kevin', ma nessuno si era reso realmente conto della sistematicità delle sue molestie. E' stato solo molti anni dopo che io e gli altri colleghi abbiamo scoperto che la produzione era stata sospesa per un motivo ben preciso, cioè per il comportamento inappropriato di Spacey". La produzione del film riprese poi regolarmente e Kevin Spacey vinse un Oscar come miglior attore non protagonista per il film diretto da Bryan Singer.
Gabriel Byrne ricorda, inoltre, di aver sentito vaghi pettegolezzi su Harvey Weinstein senza, però, comprenderne la gravità. "Un paio di volte ho sentito parlare di lui da attrici molto note, ma il problema è che quando senti queste voci cosa puoi fare?. Se non sono vere, è terribile, se sono vere, non sta a te renderle pubbliche 'Non ero lì, la porta era chiusa, non so cosa sia successo, io ho solo sentito una voce.' Io non sapevo cosa stesse accadendo, e come me molte altre persone non conoscevano l'estensione di queste violenze che lui ha perpetrato sulle donne."
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