"Sei un bastardo arrogante": e del Toro convinse Cuarón a dirigere Harry Potter

Alfonso Cuaron ha raccontato di come Guilermo Del Toro riuscì a convincerlo sbrigativamente ad accettare la regia di Harry Potter.

Img 7620 Copia
Venezia 2018: Guillermo del Toro al photocall delle giurie

Alfonso Cuarón ha presentato in questi giorni alla Mostra del Cinema di Venezia il suo nuovo film, Roma. Il regista messicano, vincitore di due premi Oscar nel 2014 per Gravity, divenne famoso al grande pubblico nel 2004, dopo che diresse il terzo episodio della saga di Harry Potter, Il prigioniero di Azkaban. La decisione di dirigere il film gli permise di consolidare ulteriormente il suo status a Hollywood, dandogli l'opportunità di girare due anni più tardi un film dal budget importante come I figli degli uomini. In realtà Cuarón ha ammesso che la scelta di dirigere la pellicola sul maghetto di Hogwarts non è stata immediata e che a convincerlo definitivamente, con dei metodi piuttosto bruschi, fu un suo rinomato amico e collega: Guillermo del Toro.

L'attuale presidente della giuria della kermesse lagunare non fu molto tenero: "Parlai con Guillermo, come faccio sempre, e lui mi chiese 'Cosa sta succedendo? Qualche progetto in corso?' Gli dissi 'Mi hanno chiesto di dirigere Harry Potter, ci credi?' E mi sono anche preso gioco della cosa... Non avevo letto i libri o visto i film. E all'improvviso sembrava arrabbiato con me. Mi chiamò flaco, che significa "magro"."

Alfonso Cuaron Roma Venezia 2018 1
Venezia 2018: Alfonso Cuaron durante il photocall del film Roma

Guillermo del Toro a quel punto si lanciò in una serie di spiegazioni per convincere Cuarón a non sottovalutare Potter solamente perché si trattava di una serie di libri e film molto popolare. "Disse 'Fottuto, magrolino, sei un bastardo arrogante. Adesso vai in una fottuta libreria, prendi i libri, li leggi e mi chiami subito'. Quando ti parla così, beh, devi andare in libreria" ha proseguito Cuarón.

Leggi anche: Harry Potter: 10 cose che (forse) non sapete sulla saga

Il regista di Gravity iniziò subito a leggere i libri di J.K. Rowling. A metà lettura de Il prigioniero di Azkaban si rese conto che quella poteva essere una grande opportunità.

Harry (Daniel Radcliffe) e Ron (Rupert Grint) fissano la sfera di cristallo a Divinazione nel film Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban
Harry (Daniel Radcliffe) e Ron (Rupert Grint) fissano la sfera di cristallo a Divinazione nel film Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban

"Ho chiamato del Toro e ho detto 'Beh, il materiale è davvero fantastico'. Disse 'Beh, vedi che stavi facendo una cazzata' In quanto regista fu una grande lezione d'umiltà, di come avrei potuto farlo da solo ma allo stesso tempo rispettando ciò che era stato amato in quei film". Harry Potter e il prigioniero di Azkaban venne acclamato dalla critica, che in più di un'occasione l'ha definito come il miglior capitolo cinematografico dell'intera saga.

Roma, il nuovo film di Alfonso Cuarón sarà disponibile su Netflix dal 14 dicembre e in diverse sale italiane selezionate.

Leggi anche: Recensione Roma: Cuaron si racconta e ci incanta con le sue donne