Il Gladiatore 2, Paul Mescal: "Sento la pressione di salvare il botteghino"

Dopo il successo dell'originale e i recenti flop al box-office di diversi blockbuster, la pressione sul sequel di Ridley Scott è tanta e Mescal la sente tutta

Paul Mescal nel trailer de Il Gladiatore 2

Paul Mescal spera che il pubblico paghi il biglietto per andare a vedere al cinema Il Gladiatore 2, che di fatto costituisce il suo debutto nel mondo dei blockbuster dopo aver partecipato solamente a produzioni indipendenti.

Il sequel di Ridley Scott, infatti, ha una grossa pressione sulle spalle, in quanto è chiamato a risollevare le sorti del box-office, che devono ancora riprendersi dai flop dei recenti blockbuster usciti nelle sale, anche se Venom: The Last Dance non ha sfigurato e si è rivelato un discreto successo.

Negli Stati Uniti, Il Gladiatore 2 uscirà il 22 novembre, lo stesso giorno di Wicked, tratto dal popolarissimo musical e con protagonista la star internazionale Ariana Grande; Mescal, quindi è consapevole della pressione che il suo film ha sulle spalle e ne ha parlato a Variety durante la prima londinese del film.

Ansia da box-office

"Sento molto la pressione e spero che questo film faccia tanti soldi. Il botteghino ha bisogno di un'iniezione di energia e se film come 'Il Gladiatore 2' non hanno successo, sarebbe preoccupante. Quindi percepisco una certa responsabilità".

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Il sequel di Scott è ambientato 20 anni dopo gli eventi del primo film, uscito nel 2000. Mescal interpreta il figlio del defunto personaggio di Russell Crowe, Massimo; il Lucio di Mescal è il nipote di Marco Aurelio (Richard Harris). Nel film della Paramount recitano anche Joseph Quinn, Pedro Pascal, Connie Nielsen e Denzel Washington. Su queste pagine potete leggere la recensione de Il Gladiatore 2.

"Non mi sono detto: 'Devo farlo'", ha continuato Mescal a proposito del ruolo. "_Il merito è stato davvero solo di Ridley e de 'Il Gladiatore', e sentivo di essere maturo per questo tipo di grande film. Da piccolo ho fatto sport, so cosa vuol dire allenarsi in quel modo. Ho un volto romano. Tutte queste cose. E poi c'è Ridley Scott!".

Poi ha aggiunto: "Voglio dire, passare da qualcosa come 'Aftersun', dove si trattava di guardare nell'anima delle persone, cercando di capire gli esseri umani, a questo_". Tuttavia, c'è un parallelo tra Aftersun e Il Gladiatore 2, ovvero il dolore della paternità e la pressione dell'eredità: "C'è un sacco di trauma latente dietro a tutto questo", ha detto Mescal.