Il cineasta Gabriele Muccino ha annunciato su Twitter l'ipotesi di una rottura definitiva tra lui e i David di Donatello. Esordisce dicendo: "Sto meditando di uscire dall'Accademia dei David di Donatello come giurato e non presentare mai più in futuro i miei film in gara. Non lo si può più considerare, come fu, il premio più prestigioso del cinema italiano nel mondo."
Gabriele Muccino aggiunge poi, nei due tweet successivi, la motivazione alla base del suo gesto: "Mi tiro fuori con amarezza, non certo invidia, per aver adorato il NOSTRO cinema più nobile e vederlo ridotto ad una schermaglia tra film minori, ignorati e /o sopravvalutati. Mi dispiace anche per il pubblico che ha perso interesse assistendo a gare tra film sconosciuti. Come crediamo di riportare il pubblico italiano a tifare per il nostro cinema se i titoli in gara sono sconosciuti ai molti, e peraltro nemmeno tra i più amati!? Lo scollamento sarà sempre più marcato e disastroso per l'intera industria del cinema e della sua filiera."
Gabriele Muccino: "Raramente ho imparato qualcosa dai critici"
Tra i candidati ai David di Donatello di quest'anno, in particolare nelle categorie principali, ci sono Hammamet, Miss Marx, Volevo nascondermi, Le sorelle Macaluso e Favolacce, quest'ultimo oggetto di critiche da parte di Muccino sui social nei giorni scorsi. Con l'eccezione del primo, uscito nel gennaio del 2020, sono tutti titoli che sono stati penalizzati dalla pandemia, uscendo in poche sale o direttamente in digitale. Gli anni più belli, il lungometraggio più recente di Muccino, è candidato solo per la performance di Micaela Ramazzotti e per la canzone originale di Claudio Baglioni. L'ultima candidatura personale per il cineasta risale al 2003, per Ricordati di me.
Gabriele Muccino contro Favolacce: "Non sono riuscito a finirlo"
La cerimonia dei David di Donatello andrà in onda in diretta su Rai 1 la sera dell'11 maggio, e a condurre l'evento sarà Carlo Conti, presentatore fisso dal 2018.