Fabio D'Innocenzo, co-regista di America Latina (in sala dal 13 gennaio), ha pubblicato su Instagram un post di scuse dopo le polemiche di ieri, legate alle sue risposte maleducate e livorose a commenti negativi sul film e sulla sua filmografia in generale.
Qui sotto potete leggere il post per intero, nel quale Fabio D'Innocenzo spiega di essere stato rimproverato dal fratello Damiano D'Innocenzo (che ieri non è intervenuto perché non ha account social) e di volersi scusare per quello che è un comportamento ricorrente: "Scrivo i miei pensieri perché non sono stato bene oggi, non sono stato bene ieri. Qualcuno può dire che non sono stato bene mai. Lo accetto, me la sono cercata. Non accetto i miei errori, vorrei essere capace di non commetterli: più di una volta non sono riuscito e me ne scuso. Mi scuso con chi ha subito un insulto o più di uno come reazione a una sua opinione. Non credo che Instagram sia un posto adatto a me perché abbraccia la possibilità di soccombere alle proprie vulnerabilità: la mia è l'insicurezza. Il non riuscire. Il non essere all'altezza."
Come abbiamo già avuto modo di commentare ieri, il tutto è iniziato con la risposta al commento di tale Fabrizio Guida, che si era espresso in termini poco positivi sulla filmografia dei due cineasti, e da lì è nata una sequela di insulti vari, anche sui profili personali degli interlocutori. Guida, che collabora con diverse testate cinematografiche, ci ha contattato per raccontare la sua versione dei fatti, con la precisazione che si è già chiarito in privato con Fabio D'Innocenzo.
America Latina: le surreali reazioni di Fabio D'Innocenzo ai commenti negativi sui social
Questo il testo che abbiamo ricevuto da Guida: "Nella vita in generale non sono uno che odia nel mero senso del termine. Sono laureato in cinema. Lavoro nel cinema. Scrivo di cinema. Frequento festival. Non sono solo uno spettatore, ho un background che mi permette di fare un'analisi dettagliata di un film ed esprimere un giudizio. Trovo orrendi i film loro, è vero, e posso spiegare per ore il perché. Ma non su un commento di IG dove semplicemente mi auguravo che il loro ultimo film sia meglio dei precedenti. Ho seguito la loro carriera e ho visto che persone sono e di che pasta sono fatti e non mi piacciono, non solo come registi, ma come personaggi del mondo dello spettacolo. Ma mai parlerei di loro come persone, non l'ho mai fatto e mai lo farò. Fino al momento in cui non vengo attaccato brutalmente sul personale, che poi mi sono fatto una risata e non mi ha toccato per niente è un'altra cosa. Io ritengo che il mio commento iniziale, se pur duro e non argomentato, sia educato e legittimo. Se devo argomentare su un film lo faccio nel luogo adatto e nel modo adatto: con un articolo per una testata, come ho sempre fatto."
America Latina, la recensione: il thriller poetico che conferma il talento dei fratelli D'Innocenzo
I fratelli D'Innocenzo sono attualmente impegnati con la promozione del loro terzo lungometraggio, America Latina, che esce questa settimana nelle sale italiane dopo essere stato presentato in concorso alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia lo scorso settembre. I due cineasti romani si sono fatti notare nel 2018 con l'opera prima La terra dell'abbastanza, presentata a Berlino nella sezione Panorama, e due anni dopo sono tornati nella capitale tedesca, questa volta nel concorso principale, con Favolacce, che ha vinto il premio per la sceneggiatura.