In un'intervista recente, Benedict Cumberbatch ha voluto dire la sua spiegazione sul finale di "Eric", la recente serie esclusiva Netflix. L'attore ha condiviso profonde riflessioni sul tormentato viaggio del suo personaggio, Vincent, cercando di commentare quello che può aver vissuto e come potrebbe vivere "dopo la serie".
Il finale di Eric secondo Benedict Cumberbatch
Vincent è un burattinaio afflitto da dipendenze e problemi comportamentali. Nel corso della serie Eric, attraversa quella che Benedict Cumberbatch ha descritto come una "notte oscura dell'anima", una discesa nelle tenebre interiori che lo vede piano piano perdere quasi tutto. La sua mente fragile lo porta a credere che l'unico modo per ritrovare suo figlio scomparso sia attraverso un mostro disegnato dallo stesso bambino, un gigante gentile e peloso di nome Eric.
La serie, creata da Abi Morgan, si conclude con un finale complesso e sfaccettato. Morgan ha voluto che il pubblico sentisse il peso del dolore e della perdita, rappresentato anche dalla storia parallela del detective Ledroit e della madre di Marlon, che lotta per la giustizia per il figlio anche lui scomparso.
Cumberbatch ha sottolineato come il finale di Eric, invece, seppur promettente, sia un inizio piuttosto che una conclusione. "È ancora in uno stato molto fragile e molto vulnerabile, che per me parla di un cambiamento profondo", dice Cumberbatch. "Vincent ha attraversato questa notte oscura dell'anima per raggiungere un certo conforto, se vuoi. Penso che sia un inizio. È l'inizio della speranza".
La scena finale simboleggerebbe per Cumberbatch quindi un nuovo inizio, un'opportunità di riconciliazione e crescita. Un cammino che deve essere affrontato però con una forte volontà di cambiamento che deve ancora radicarsi profondamente.