Edge of Tomorrow 2: Warner valuta, ma Tom Cruise vorrebbe tornare a film più autoriali

L'attore, vociferato nel nuovo film di Tarantino, vorrebbe tornare a lavorare con registi del calibro di Paul Thomas Anderson

Edge of Tomorrow 2: Warner valuta, ma Tom Cruise vorrebbe tornare a film più autoriali

Nonostante la conferma del terzo capitolo di Top Gun, Tom Cruise ha firmato anche un accordo con Warner che gli permetterebbe di soddisfare un suo recente desiderio: tornare a lavorare a film più autoriali.

Secondo quanto riportato da Variety, Cruise rimane una sorta di Re Mida per gli studios, una posizione consolidata da Top Gun: Maverick, che ha incassato 1,5 miliardi di dollari in tutto il mondo. Ma Cruise non vuole solo il successo da blockbuster: vorrebbe tornare a lavorare con autori come Paul Thomas Anderson.

Infatti, non ottiene una nomination agli Oscar per la recitazione da quando è apparso nel film drammatico di Anderson Magnolia nel 1999. All'inizio della sua carriera, Cruise è stato diretto da pesi massimi come Spielberg, Scorsese e Kubrick, ma poi è passato alla fase Mission: Impossible, dove sfida abitualmente le leggi del tempo e della gravità. Fase che continua tuttora.

Tom Cruise e Quentin Tarantino

A gennaio, i capi del Warner Bros. Motion Picture Group Michael De Luca e Pam Abdy sono andati a Londra per incontrare e stipulare un accordo con Cruise. I tre si sono incontrati per individuare un film che avrebbe dato il via alla loro "partnership strategica" non esclusiva. Secondo le fonti, sono state discusse diverse possibilità, tra cui il seguito di Edge of Tomorrow e The Movie Critic di Quentin Tarantino, che al momento non ha ancora un distributore e fa gola alla Warner Bros, come a tutti i grandi studios.

Con Tarantino, Cruise potrebbe trovare il raro autore in grado di coniugare le prestazioni al botteghino con la stagione dei premi. Tuttavia, assicurarsi il progetto non sarà economico. Il più grande ostacolo per De Luca e Abdy è potenzialmente la Sony. Secondo alcune fonti, il presidente e amministratore delegato della Sony Pictures Tom Rothman è in vantaggio, avendo distribuito già Once Upon a Time ... in Hollywood di Tarantino.

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Il retroscena

"La strategia della Warner Bros. in questo momento e il motivo per cui hanno fatto alcuni di questi grandi accordi con le star è che stanno praticamente giocando con i soldi degli altri", ha affermato un insider. "Stanno facendo shopping per Tarantino e Cruise con l'idea di poterli usare come un oggetto scintillante che si aggiungerà quando Zaslav venderà la società".