Doomsday approda nelle sale USA

E' il film di Neil Marshall il più atteso di questa settimana, ma ci sono anche Michael Haneke e l'elefante Ortone.

Non sono numerose, ma sono varie e interessanti le uscite di questo fine settimana nella sale cinematografiche statunitensi: stavolta ci prova Neil Marshall, regista dell'agghiacciante The Descent - discesa nelle tenebre, a sfidare la maledizione di marzo: il suo Doomsday promette adrenalina e spettacolo, anche se forse ricorda un po' troppo da vicino per temi e ambientazione il successo boyliano di pochi anni fa, 28 giorni dopo.
La pellicola, che racconta le conseguenze della scelta de governo britannico di isolare un'ampia porzione del territorio per evitare la diffuzione di un letale virus, denominato Reaper: trent'anni dopo, il virus ricompare e un gruppo di esperti è incaricato di penetrare nell'area di quarantena con la speranza di trovare una cura. Il film lancia Rhona Mitra, bella e imponente, quale nuova action-heroine, in un ruolo che ricorda, almeno a un primo impatto, quello Milla Jovovich nella serie di Resident Evil. Ma nel cast ci sono anche veterano come Bob Hoskins e Malcom McDowell.

Ma tra le proposte di questo week end ce n'è anche una su misura per i più giovani, tratta com'è da uno dei best seller dell'intramontabile Dr. Seuss: il film di animazione Ortone e il mondo dei Chi parla di un elefante, Ortone, appunto, che si trova unico paladino in difesa dell'invisibile mondo dei Chi, crature microscopiche che cercano di proteggere il loro mondo, grande quanto un granello di pollvere, dalle altre, ignare, creature. Persuaso del fatto che, dopo tutto "una persona è sempre una persona, non importa quanto piccola", Ortone s'industria per salvaguardare i Chi anche se questo significa venir coperto di ridicolo da tutta la fauna del "vicinato". Oltre alle idee del Dr. Seuss, il film conta sul contributo di doppiatori del calibro di Jim Carrey (Ortone) e Steve Carell (il sindaco della città dei Chi).

Per i palati più sofisticati e smaliziati, un singolare remake ad alto tasso di violenza: è la versione americana di Funny Games, riproposta dallo stesso regista dell'originale del 1997 Michael Haneke, che qui dirige Naomi Watts, Tim Roth e Michael Pitt. Funny Games vede protagonista un coppia che, in vacanza in un cottage isolato, riceve la visita di due giovani in guanti bianchi, apparentemente educati e raffinati, che si riveleranno efferati torturatori e serial killer. Apparentemente, il remake si discosta poco dal terrificante originale, e sembra che Haneke abbia voluto farlo pur di poter dirigere la talentuosa Watts, la cui interpretazione è indubbiamente una delle attrattive di una pellicola che promette di spiazzare e colpire durissimo.

A completare in menu della settimana, un dramma sportivo che è anche un po' teen movie ad uso del target demografico che più di ogni altra frequenta i cinema nei week end: è Never Back Down di Jeff Wadlow, incentrato su un ragazzo ribelle (Sean Faris)che fatica ad ambientarsi nel suo nuovo liceo fino a che, iniziato alla boxe, non incontra una straordinario mentore (Djimon Hounsou).