A settembre è stato annunciata l'intenzione, da parte della Universal, di produrre una nuova versione di Scarface. La celebre parabola criminale portata sul grande schermo nel 1932 da Howard Hawks e, in versione modernizzata, nel 1983 da Brian de Palma e Al Pacino, sta per fare ritorno e adesso ha anche uno sceneggiatore designato. Si tratta di David Ayer, autore di Training Day specializzato in storie poliziesche. Lo sceneggiatore, che ha anche all'attivo le regie di Harsh Times - I giorni dell'odio, di La notte non aspetta e dell'atteso End of Watch, si metterà al lavoro per realizzare una pellicola nuova di zecca, indipendente dai due modelli che la precedono, che però, al suo interno, conterrà gli elementi chiave della storia: anche stavolta il protagonista sarà un outsider, un immigrato che scala le vette dell'universo criminale per realizzare la sua visione distorta del sogno americano e nutrire le sue violente ambizioni.
Ancora è troppo presto per conoscere dettagli come l'ambientazione della storia e l'etnia del protagonista, ma questi elementi sono risultati fondamentali nello sviluppo delle due precedenti pellicole. Nella versione del 1932, Scarface - Lo sfregiato, la storia del gangster in ascesa era ispirata in parte alla parabola di Al Capone e si basava sul romanzo di Armitage Trail Scarface, pubblicato nel '29. Nel 1983 Brian De Palma trasformò il protagonista nel cubano Tony Montana, piccolo spacciatore coinvolto nel traffico di droga della Miami anni '80. Adesso attendiamo di capire quali saranno le scelte di David Ayer che, per il momento, dichiara: "Questo per me è un sogno. Ricordo perfettamente quando vidi il film di De Palma a tredici anni e ne rimasi sconvolto. Per me questa è la storia del sogno americano, con un personaggio dalla morale discutibile che punta solo al successo, ma possiede un suo codice comportamentale. Per scrivere il nuovo film ho studiato a lungo sia la versione di Howard Hawks che quella di De Palma-Pacino e ho isolato i temi universali comuni a entrambe, ma ancora non so come tradurrli in chiave moderna. Ognuna era fedele al sottobosco criminale della sua epoca. Oggi vi sono varie possibili ambientazioni che mi permettono di trovare la chiave giusta per trasporre il film. Se decidessi semplicemente di realizzare un remake della versione del 1983, non funzionerebbe".