Danny Boyle vuole un sequel di Trainspotting

"Tutti i quattro attori principali vogliono tornare sul set" ha raccontato in un'intervista concessa a margine della presentazione di "Steve Jobs".

Il regista Danny Boyle (premio Oscar per The Millionaire) è al Telluride Festival dove il suo Steve Jobs con Michael Fassbender sta raccogliendo consensi entusiasti, e in un'intervista per Deadline ha confessato di volere che il sequel di Trainspotting sia il suo prossimo lavoro: "Tutti i quattro attori principali vogliono tornare sul set, ora si tratta solo di ragionare sulle loro rispettive tabelle di marcia, il che è un po' complicato considerando che due di loro sono occupati con serie tv americane".

Prima della proiezione inaugurale di Steve Jobs, Boyle ha ricevuto una medaglia al festival in questione per la sua carriera a oggi, per la sua carriera a oggi, e nella clip che accompagnava il momento sono state mostrate clip tratte da Trainspotting.

Kevin McKidd, Jonny Lee Miller, Ewan McGregor ed Ewen Bremner in una scena di Trainspotting
Kevin McKidd, Jonny Lee Miller, Ewan McGregor ed Ewen Bremner in una scena di Trainspotting

Questo sequel tanto atteso e chiacchierato arriverebbe venti anni dopo il film del 1996, il crudo racconto delle disavventure dei tossicodipendenti di Edimburgo (anche se il film è girato perlopiù a Glasgow), tratto dal romanzo omonimo di Irvine Welsh, e adattato per il cinema da John Hodge.

E proprio lo sceneggiatore, stando a quanto raccontato da Boyle, pare abbia già steso un bellissimo copione, con cui tutti gli attori non vedono l'ora di lavorare. La sceneggiatura in questione sarebbe stata adattata da un altro romanzo di Welsh, "Porno", che è proprio il sequel di Trainspotting. Hodge ha poi già collaborato con Boyle per Una vita esagerata, The Beach e In Trance.

Nello storico cast di Trainspotting ricordiamo Ewan McGregor (che già aveva confermato al Guardian di essere disponibile per il sequel), Jonny Lee Miller, Robert Carlyle, Kevin McKidd, Ewen Bremner e Kelly Macdonald. I due attori i cui programmi tv complicano l'organizzazione della produzione sono Miller (lo Sherlock Holmes di Elementary) e Robert Carlyle (Rumpelstiltskin in C'era una volta), ma abbiamo fiducia nell'appeal che un progetto del genere certamente ha per ciascuno di loro nel diventare un fattore risolutivo per questo tipo di inconvenienti.