L'accoglienza riservata da critica e pubblico a Cry Macho, nuovo film di Clint Eastwood, per adesso non è stata delle migliori. Perfino il collega Paul Schrader, la cui lingua tagliente è ben nota, ha stroncato il film pubblicando il proprio giudizio sulla sua pagina Facebook.
"Posso apprezzare l'inclinazione a chiudere un occhio per Clint Eastwood, ma un importante regista americano può aver un film così brutto come Cry Macho dopo Lo sport preferito dall'uomo di Howard Hawks?" scrive Paul Schrader. "Fallisce in ogni ambito: sceneggiatura, luci, location, set, oggetti di scena, guardaroba e casting. Quando, all'inizio, Eastwood ha utilizzato una ripresa da sotto l'auto di uno stivale che pesta il suolo, ho pensato "Grande, prende di mira le stilizzazioni dei western macho' ma quella era l'ultima composizione interessante del film. Certo, Clint ci offre dati alcuni passaggi pieni di cliché sulla futilità del machismo, ma questi hanno valore solo perché un Ispettore Callaghan in piccolo sta dando loro voce. Queste intuizioni sui personaggi avevano valore trent'anni fa. È stato come ascoltare un criminale che si scusa con la famiglia delle sue vittime nella speranza che il giudice gli riduca la pena".
Clint Eastwood: "A 91 anni non sono uguale a quando avevo 20 anni. E allora?"
Lo stesso Schrader deve districarsi con giudizi contraddittori sul sul ultimo lavoro, il thriller Il collezionista di carte, uscito nelle sale poche settimane fa dopo il passaggio alla Mostra del Cinema di Venezia. A ogni regista il suo affanno.