Coyote vs. Acme: chiesta indagine federale contro Warner per aver cancellato l'uscita del film

La cancellazione del film ormai completato ha sollevato un polverone mediatico che ha portato alla richiesta di un'indagine nei confronti della dirigenza.

Coyote vs. Acme: chiesta indagine federale contro Warner per aver cancellato l'uscita del film

Un un membro del Congresso americano ha chiesto ufficialmente un'indagine federale sulla Warner Bros. per la gestione del film Coyote vs. Acme, il quale è stato accantonato dallo studio nonostante fosse già pronto per uscire nelle sale.

Il deputato texano Joaquin Castro è intervenuto sul social X per criticare lo studio per il suo piano originale di accantonare il film per ottenere agevolazioni fiscali. Successivamente alla cancellazione del film, infatti, Warner ha concesso ai registi di poter proporre la pellicola ad un altro concorrente per distribuirlo.

"La tattica della WBD di eliminare film completamente finiti per ottenere agevolazioni fiscali è predatoria e anticoncorrenziale", ha scritto il deputato democratico di San Antonio. "Il Dipartimento di Giustizia e la FTC, nel momento in cui rivedono le loro linee guida antitrust, dovrebbero rivedere questa condotta. Come qualcuno ha osservato, in pratica è come bruciare un edificio per i soldi dell'assicurazione".

Castro aveva già fatto sentire la sua voce sulle questioni antitrust nel settore dei media e dell'intrattenimento. In aprile aveva invitato le autorità antitrust a rivalutare la fusione di Discovery con WarnerMedia di AT&T. Ciò ha fatto seguito all'avvertimento di 30 membri del Congresso secondo cui il vuoto di concorrenza che ne sarebbe derivato avrebbe danneggiato i lavoratori e i consumatori, oltre a ridurre la programmazione diversificata - critica divenuta comune dopo che la società ha cancellato il film Batgirl della HBO Max da 90 milioni di dollari, per motivi di detrazione fiscale.

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In una lettera al Dipartimento di Giustizia, Castro aveva scritto che l'accordo ha permesso alla Warner Bros. Discovery di "adottare pratiche potenzialmente anticoncorrenziali", tra cui la "cancellazione di prodotti". Nel frattempo, diversi registi e personalità di Hollywood si sono scagliati contro le attuali politiche della Warner.