Courmayeur 2011: Headhunters è il Leone Nero

La giuria internazionale incorona un Leone Nero scandinavo, mentre la toccante interpretazione di Jean-Pierre Darroussin viene premiata col riconoscimento per il miglior interprete. Premio speciale della giuria al crudo Policeman.

La 21° edizione del Courmayeur Noir in Festival si conclude all'insegna del brivido freddo. La neve che ha latitato sulle vette del Monte Bianco viene importata direttamente dalla Norvegia col trionfo dello scatenato Headhunters che ha sconfitto rivali come l'intenso Martha Marcy May Marlene e il doloroso We Need To Talk About Kevin. Ecco, di seguito, le decisioni della giuria internazionale composta dal presidente Lawrence Block, da Carolina Crescentini, François Guérif, Vinicio Marchioni e Antonello Grimaldi.

PREMIO CINEMA VALLE D'AOSTA - LEONE NERO PER IL MIGLIOR FILM
Headhunters di Morten Tyldum (Norvegia, Danimarca, Germania)
Il film ci ha soddisfatto dall'inizio alla fine e da ogni punto di vista; lo abbiamo trovato avvincente, divertente, pieno di suspence. Abbiamo pensato che rappresentasse al meglio il genere Noir e siamo felici di assegnargli il primo premio. In particolare, siamo stati molto colpiti dall'interpretazione di Aksel Hennie, che ha contribuito significativamente alla qualità del film. PREMIO PER LA MIGLIORE INTERPRETAZIONE
Jean-Pierre Darroussin in De Bon Matin di Jean-Marc Moutout (Francia, Belgio)
Siamo felici di assegnare il riconoscimento alla performance di Jean-Pierre Darroussin in De Bon Matin. Il film ritrae un uomo sotto pressione e abbiamo ritenuto che l'attore abbia mostrato grande abilità nel disegnare un personaggio complesso e nel mettere in scena con grande intensità il dramma di un individuo intrappolato in un sistema sociale in via di disintegrazione.

PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA
Policeman di Nadav Lapid (Israele)
Attribuiamo il premio speciale con molto piacere a Policeman. Riteniamo che il regista abbia dato prova di grande coraggio con questo spietato ritratto degli aspetti più diversi della società israeliana.

La Giuria dei Giovani Critici Europei composta da Miriam Begliuomini, Julien Englebert, Astrid Jansen, Roberto Oggiano, Sabrina Petijacques, Marie Pynthe, Giulia Rigoni, Maxence Robert ha attribuito il PREMIO DOCNOIR PER IL MIGLIOR DOCUMENTARIO a
Calvet di Dominic Allan (Regno Unito) Siamo rimasti colpiti da Jean-Marc Calvet, protagonista del film, dalla sua forza e sincerità e dalla discrezione del regista Dominic Allan, nel restituire con sensibilità l'incredibile storia di quest'uomo. Grazie al documentario lo spettatore percepisce intimamente l'aspetto creativo di Calvet e coglie il messaggio implicito: anche dietro un tragico destino, c'è sempre speranza.