Chloë Moretz ha denunciato il body shaming nei suoi confronti, ricordando come anche un semplice meme come quello de I Griffin, divenuto virale, possa provocare grandi sofferenze.

In un'intervista con Hunger Magazine, la star di Kick-Ass ha detto che un meme virale che paragonava il suo corpo a un personaggio dei Griffin ha contribuito alla sua lotta con l'ansia e la dismorfia corporea.
"C'è stato un meme che mi ha davvero colpito, di me che entravo in un hotel con una scatola della pizza in mano", ha ricordato. "E questa foto è stata manipolata in un personaggio di I Griffin con le gambe lunghe e il busto corto, ed era uno dei meme più diffusi all'epoca".

L'attrice, che in passato si è espressa contro il body shaming, ha rivelato che il meme la faceva sentire impotente riguardo alle discussioni sul suo stesso corpo, specialmente quando tutti gli altri sembravano essere coinvolti nello scherzo.
"Tutti si prendevano gioco del mio corpo, quando ne parlavo con qualcuno mi rispondeva, 'Oh, chiudi quel cazzo di bocca, è divertente'. Ricordo solo che ero seduto lì e pensavo, il mio corpo viene usato come uno scherzo, è qualcosa che non posso cambiare, e viene pubblicato su Instagram. "Ancora oggi, quando vedo quel meme, è molto difficile da superare per me".
Il trauma del body shaming ha costretto l'attrice a smettere di uscire e l'ha intristita: "Ho avuto difficoltà ad affrontare il pubblico, a fare qualcosa che mi piaceva come vestirmi bene, andare sul red carpet e farmi scattare una foto, ero molto imbarazzata. E penso che la dismorfia corporea - con cui tutti abbiamo a che fare in questo mondo - sia generata dai problemi dei social media".
La Moretz confessa, inoltre: "Ero diventata una reclusa. Ma mi è servito, mi sono allontanata dai riflettori e sono stata in grado di essere me stessa, ho vissuto così tante esperienze. Ma allo stesso tempo mi ha reso gravemente ansiosa ogni volta che venivo fotografata. La mia frequenza cardiaca aumentava e andavo in iperventilazione. Oggi sono una ragazza molto diversa da come ero. Mi sento una donna adesso".