Charlie's Angels, Kristen Stewart sul flop: "È un film non facile in un momento particolare"

Kristen Stewart ha detto la sua su Charlie's Angels, diretto da Elizabeth Banks, film che si è rivelato un autentico flop al botteghino, nonostante l'attrice ne sia orgogliosa.

Charlie's Angels avrà anche mostrato Kristen Stewart in gran forma ma è stato un flop clamoroso al botteghino negli USA, dove è arrivato il 15 novembre e fino a oggi ha racimolato 55,8 milioni di dollari, più o meno la cifra che ci è voluta per realizzare il film.

Diretto da Elizabeth Banks, con un trio di protagoniste - Kristen Stewart, Naomi Scott ed Ella Balinska - belle e di talento, tuttavia Charlie's Angels non è riuscito a far breccia nel cuore degli spettatori americani. Cosa ne pensa Kristen Stewart di questo insuccesso un po' inatteso? "Ad essere onesta, penso che se avessi fatto un film non buono, di cui non essere orgogliosa, sarei stata devastata all'idea che le persone potessero vederlo al cinema" ha dichiarato la Stewart durante un'intervista con The Playlist. "Fortunatamente mi sento veramente orgogliosa di questo film. Penso però che il clima in cui stiamo vivendo sia molto particolare e che non sia facile pubblicizzare un film di questo tipo. Penso anche che stiamo cercando di parlare di questioni femministe molto complesse, eccessivamente politicizzate, nel corso di un'intervista su Charlie's Angels che dura 5 minuti e che io ho approcciato come 'Hey amico, volevo solo divertirmi'".

Rispetto alla sua esperienza con Charlie's Angels, Kristen Stewart ha un unico rimpianto: "Mi dispiace perchè probabilmente non ne faremo un altro, ma allo stesso tempo sono davvero orgogliosa del film e sono felice che esista e che sia stato fatto". Sull'incasso non soddisfacente del film è intervenuta anche la regista Elizabeth Banks, che in proposito ha fatto un parallelo con i cinecomic al femminile come Wonder Woman e Captain Marvel: "Gli spettatori, soprattutto uomini, vanno a vedere cinecomic come Wonder Woman, quelli sono film sulle donne ma inseriti in un contesto e in un genere prettamente maschile".