Al Festival di Cannes il cinema italiano è nuovamente protagonista grazie a Dogman, il film diretto dal regista Matteo Garrone ispirato a una storia vera.
Il lungometraggio vede Marcello Fonte nel ruolo di Marcello, un toelettatore di cani che vive in un quartiere periferico di Roma, perseguitato da un ex campione di pugilato che controlla la zona con la violenza. Pur di riaffermare la propria dignità, Marcello realizzerà un inaspettato atto di vendetta.
Fanno parte del cast anche Adamo Dionisi, Edoardo Pesce, Gianluca Gobbi e Nunzia Schiano.
In concorso anche Burning, diretto dal coreano Lee Chang-dong, in cui si racconta la storia del fattorino Jongsu che si occupa del gatto di una sua ex vicina, Haemi, mentre la ragazza fa un viaggio in Africa. Al suo ritorno la giovane le presenterà l'enigmatico Ben che ha un hobby davvero inaspettato. Nel cast del lungometraggio anche Steven Yeun, conosciuto dai fan per aver recitato nel ruolo di Glenn nella serie The Walking Dead.
In seconda serata, fuori concorso, ci sarà spazio per il documentario Whitney diretto da Kevin Macdonald, dedicato alla vita della star della musica.
Grande attesa anche per l'incontro con John Travolta durante il quale si ripercorrerà la carriera e la vita della star del cinema che, in serata, parteciperà anche alla proiezione speciale di Grease organizzata in occasione del quarantesimo anniversario dell'arrivo nelle sale del musical.
La sezione Un Certain Regard propone The Dead and the Others, firmato da João Salaviza, in cui si racconta la storia di un quindicenne che affronta la recente morte del padre, e l'opera prima Sofia diretta da Meryem Benm'Barek, con al centro una ventenne che va contro la legge dando alla luce un figlio al di fuori del matrimonio.
L'animazione sarà invece protagonista alla Quinzaine des Réalisateurs grazie all'anteprima mondiale di Mirai, diretto da Mamoru Hosoda, che racconta la storia di Kun, un bambino geloso dopo la nascita della sorellina che trova in fondo al proprio giardino un albero magico che gli permette di incontrare i membri della sua famiglia in diverse fasi della loro vita, scoprendo la propria storia.
Per la Semaine de la Critique è invece già tempo di bilanci con la cerimonia di chiusura e l'anteprima mondiale del film Guy di Alex Lutz che segue un giovane giornalista dopo la scoperta di essere il figlio illegittimo di Guy Jamet, un artista di varietà molto famoso negli anni a partire dagli anni '60.