Dogman, le location: ecco dove è stato girato il film

Ecco dove è stato girato Dogman, ambientato a Roma anche se le riprese del film sono state interamente realizzate in provincia di Caserta.

Dogman, un film del 2018 diretto da Matteo Garrone, è stato girato presso Villaggio Coppola, una frazione di Castel Volturno in provincia di Caserta. La principale location della pellicola è considerata un vero e proprio esempio di abusivismo edilizio realizzato su larga scala.

Dogman: Marcello Fonte in una scena del film
Dogman: Marcello Fonte in una scena del film

La costruzione di Villaggio Coppola è stata iniziata negli anni Sessanta, per mano di due imprenditori edili di Casal di Principe: i fratelli Coppola. L'idea iniziale era quella di ricreare la riviera di Rimini, motivo per cui i due iniziarono a costruire un centro turistico balneare con grattacieli, villette con vista, un centro commerciale e una nuova rete elettrica.

Dopo il terremoto del 1980 il progetto non è stato portato avanti e si è cominciato a costruire in maniera abusiva circa migliaia di appartamenti, lungo il mare e nella vicina città di Castel Volturno, in un momento in cui le autorità locali ignoravano lo sviluppo edilizio che stava avendo luogo lungo la costa.

Dogman: Marcello Fonte in un momento del film
Dogman: Marcello Fonte in un momento del film

Molti residenti in seguito se ne andarono e oggi di quell'iniziale utopia possiamo osservare con i nostri occhi soltanto un luogo di completo abbandono, terribilmente degradato, con edifici a un piano che si trovano praticamente sulla spiaggia e portici completamente inutilizzati.

Dal 2017 l'area è in fase di rilancio sotto la guida del Consorzio Rinascita: un consorzio di enti privati che ha come presidente Felice Di Persia, che dal 2000 al 2005 ha coordinato la Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Napoli. Il calciatore del Napoli Marek Hamsik ha preso casa proprio nel Villaggio Coppola, diventandone cittadino onorario.

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A proposito della location di Dogman, Garrone stesso ha dichiarato: "L'idea era proprio quella di trovare un luogo che fosse 'frontiera', che richiamasse un'atmosfera western, ma dove la comunità è presente, ed è importante l'idea di comunità e quel che gli altri pensano di te. È la metafora di una società contemporanea, dove la violenza è presente come in passato."