Bruce Willis, la moglie racconta: "È iniziato tutto con il suo balbettio"

Emma Heming, durante una nuova intervista, è tornata a parlare dei primi sintomi della malattia che ha colpito la star di Die Hard.

Una foto di Willis e la moglie

La moglie di Bruce Willis, Emma Heming, è tornata a parlare della malattia dell'attore, spiegando perché avevano sottovalutato i primi sintomi della demenza frontotemporale.
Durante un episodio del podcast Next Question, condotto da Ketie Couric, la modella ha raccontato quanto accaduto alcuni anni fa.

I primi sintomi

La star del cinema, quando era un bambino, aveva sofferto di balbuzie e questo aveva fatto pensare a Emma che Bruce Willis non avesse alcun particolare problema: "È iniziato tutto con il suo balbettio. Bruce aveva sofferto di balbuzie da bambino, e improvvisamente è ricomparso. Mai, in un milione di anni, avrei pensato che fosse un sintomo di demenza precoce".

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Heming ha quindi ricordato che bisogna stare attenti a possibili segnali da non sottovalutare: "Se a 40, 50 o 60 anni vedi una persona cambiare drasticamente nel linguaggio, nel comportamento o nella personalità, ricorda che è un segnale che qualcosa nel cervello non va e va indagato, A Bruce le parole non venivano più naturali, era confuso e anch'io mi sentivo disorientata. Sapevo che c'era qualcosa che non tornava, ma non riuscivo a definirlo".

Le conseguenze della malattia

La moglie di Willis ha però iniziato a pretendere delle risposte e a reagire di fronte alla sensazione che ci fosse qualcosa di grave, portando quindi alla diagnosi di demenza frontotemporale e di afasia progressiva primaria, un disturbo neurologico raro che ha degli effetti sul linguaggio e rovina la capacità di comunicare.

A causa della malattia la star di Trappola di cristallo è stato trasferito in un'abitazione diversa rispetto a quella in cui vivono Emma e le figlie Mabel ed Evelyn, potendo così essere assistito da un personale esperto e qualificato. La moglie di Willis ha ammesso che non è stata una decisione semplice: "È stata una delle scelte più dure che abbia mai fatto, ma so che Bruce avrebbe voluto che le bambine avessero una quotidianità serena".