Black Panther 2 verrà girato in Georgia e il regista Ryan Coogler ha spiegato perché non cambierà le location inizialmente previste per le riprese del film, come hanno invece fatto fatto Will Smith e Antoine Fuqua per Emancipation, dopo l'approvazione di nuove leggi che ostacolerebbero il diritto di voto di molti cittadini.
Il filmmaker è intervenuto sull'argomento con un articolo scritto per Deadline in cui dichiara che, essendo afroamericano e un cittadino americano, si oppone a tutti i tentativi di ridurre l'accesso al voto.
Parlando delle riprese di Black Panther 2 Ryan Coogler ha scritto: "Ritorno in Georgia, uno stato che ha un posto speciale nel mio cuore. Ho vissuto ad Atlanta per otto mesi mentre giravo il mio film precedente. Ero impaziente di ritornare. Ma, quando sono stato informato del passaggio della legge SB202 nello stato, e delle sue ramificazioni per chi vota nello stato, sono stato profondamente deluso".
Georgia, cos'è la legge SB202 che star e studios stanno boicottando
Il regista ha quindi sottolineato: "Nonostante avrei preferito trasformare la mia preoccupazione in azione, non ho potuto farlo senza prima informarmi su aspetti specifici della Georgia. Dopo aver parlato con gli attivisti per il diritto di voto nello stato, sono giunto alla conclusione che molte delle persone che lavorano al mio film sono le stesse che subiranno le conseguenze della SB202. Per questi motivi non verrò coinvolto nel boicottaggio della Georgia. Quello che farò sarà usare la mia voce per enfatizzare gli effetti della SB202, le sue vergognose radici legate a Jim Crow, e farò tutto ciò che è in mio potere per sostenere le organizzazioni che lottano qui nello stato".
Ryan Coogler ha confermato quindi che le riprese continueranno a essere in programma in Georgia, impegnandosi poi personalmente per aumentare la consapevolezza delle conseguenze della legge approvata nello stato e mantenersi informato sulla questione grazie alle persone attive sul campo. Il regista ha infine dichiarato che farà una donazione all'organizzazione Fair Fight Action per sostenere chi lotta per il diritto al voto.