Il design di Birds of Prey è stato influenzato dai film su Batman, come conferma il team tecnico coinvolto nel cinecomic che torna a raccontare le avventure di Harley Quinn dopo aver rotto col Joker.
"Mi sono avvicinato al film con l'approccio sfarzoso, scintillante, analitico e allo stesso tempo disincantato di Harley per assorbire questo mondo" svela K.K. Barrett, l'uomo responsabile di aver creato il mondo di Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn). "Come se stessi raccontando una folle storia a qualcuno che va per la tangente, e tu devi aiutarlo a concentrarsi".
Come potete leggere nella nostra recensione di Birds of Prey, un modello di riferimento privilegiato a livello stilistico sono i film su Batman di Christopher Nolan: "Contengono la versione di Gotham più cupa. Ma abbiamo guardato anche ai film di Joel Schumacher, catturandone l'aspetto camp e la versione colorata della città. È tutto nel film, è una strana combinazione dei film visti finora."
Barrett e la regista Cathy Yan hanno dovuto trovare dei posti a Los Angeles che fossero simili a Gotham: "Abbiamo dovuto evitare gli alberi, specialmente le palme e l'erba".
L'Arts District e parte di Downtown Los Angeles sono servite allo scopo e sono state usate per rappresentare Gotham City nel film. Barrett prosegue: "Il design e l'estetica servono a dare ulteriori sfaccettature a un personaggio rispetto ai dialoghi, mostrano un lato differente della loro personalità."
Birds of Prey: perché è il film DC più importante del 2020
Il loft e il club di Roman Sionis (Ewan McGregor) è un esempio di questa scelta: "Volevo giocare con l'idea di soppressione e non volevo che il club avesse un nome".
Cathy Yan ha scelto di mutuare dal precedente Suicide Squad di David Ayer il dinamico street style e l'estetica di Harley Quinn: "La mazza è la stessa, e i suoi tatuaggi sono gli stessi, ma ci siamo divertiti a giocarci un po'."