Gli spettatori rimasti in attesa delle scene dopo i titoli di coda di Avengers: Endgame potrebbero restare delusi: il film dei fratelli Russo, al cinema da ieri, è infatti il primo lungometraggio del Marvel Cinematic Universe a non avere sequenze aggiuntive durante o dopo i titoli di coda (tecnicamente il secondo, ma l'ultima scena de L'incredibile Hulk, che precede i credits, è comunque impostata come un momento bonus).
Una scelta di cui abbiamo parlato anche nella nostra recensione di Avengers: Endgame, una scelta che ha spiazzato e continuerà a spiazzare il pubblico fedele, abituato da anni a pochi secondi o addirittura minuti al termine delle scritte finali, per regalarci una gag in più o fornire indizi sul futuro del franchise. A cosa è dovuta questa decisione, in apparenza controcorrente, della Marvel? Attenzione, lettura sconsigliata a chi non ha visto il film!
La Marvel e i finali nascosti: tutte le scene dopo i titoli di coda!
In realtà già lo scorso anno, con Avengers: Infinity War, si era pensato all'omissione delle scene aggiuntive, per il semplice motivo di voler lasciare agli spettatori il tempo necessario per assimilare il finale scioccante del film in questione, con metà delle forme di vita nell'universo spazzate via in un istante da Thanos. Come svelato dagli sceneggiatori in un'intervista, si decise poi di concedere un minimo di speranza, alludendo sottilmente all'arrivo di Captain Marvel.
Con Avengers: Endgame la situazione è simile ma diversa: da un lato, c'è un finale spiazzante ((la morte di Tony Stark, l'invecchiamento di Steve Rogers)) da cui occorre riprendersi, senza farsi distrarre da immagini di ciò che verrà (Spider-Man: Far From Home, in uscita a luglio); dall'altro, proprio perché si tratta del finale di questa prima macrofase del franchise, con tanto di addio definitivo nel cast dei titoli di coda tramite gli autografi dei sei Avengers originali, ha senso che quella sensazione di compiutezza, di viaggio concluso, rimanga intatta. O quasi, poiché quando alla fine di Avengers: Endgame, il film più rappresentativo di questo decennio cinematografico, appare il logo della Marvel, si sentono dei rumori, come se qualcuno stesse lavorando a qualcosa con un martello. Un rimando uditivo a come tutto ebbe inizio, con Stark che fabbricò la sua prima armatura di Iron Man con arnesi rudimentali in condizioni precarie? O forse un piccolo assaggio del futuro, con la figlia di Tony che riprenderà i progetti del padre, con il quale condivideva la passione per i gadget e i lavoretti in garage? Solo il tempo ce lo potrà dire.