Avengers: Endgame è stato pianificato molto tempo prima della sua uscita, come hanno rivelato gli sceneggiatori che avevano deciso di introdurre Ant-Man nella trama già nel 2015,per esempio, ben quattro anni prima rispetto all'arrivo in sala.
L'ultimo film sui Vendicatori, come ben si sa, chiude un arco narrativo di ventidue film, andando a comporre il Marvel Cinematic Universe, che d'ora in avanti sarà ben diverso da come lo abbiamo conosciuto. Un'impresa titanica, in cui Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame rappresentano il sigillo di tutto ciò. In una intervista al New York Times, i due sceneggiatori Christopher Markus e Stephen McFeely hanno raccontato come lo sviluppo di entrambe le storie li abbia impegnati per anni, attraverso numerose discussioni e scelte. Molte delle quali erano già state decise da tempo, come ad esempio la fondamentale presenza del personaggio di Paul Rudd. Per chi ha visto il film (qui la nostra recensione di Avengers: Endgame), il ruolo dell'uomo formica è fondamentale nella storia e questo fa capire come tutto l'intero sistema del MCU sia stato pianificato a tavolino in maniera estremante precisa, con alcuni dettagli già presenti da tempi insospettabili. Avvertiamo il lettore che d'ora in avanti seguiranno alcuni spoiler , perciò se non avete visto il film è meglio che non continuiate la lettura.
Avengers: Endgame, 5 cose che potreste non aver notato
Ant-Man e il Regno Quantico hanno un ruolo chiave in Avengers: Endgame perché è solo grazie a lui che verrà creato uno strumento che permetterà ai vari Avengers di viaggiare avanti e indietro nel tempo per recuperare tutte le gemme dell'Infinito e impedire così a Thanos di cancellare parte dell'umanità con il suo schiocco di dita. Ebbene, questa idea era già presente sin dal 2015, ammettono i due sceneggiatori Christopher Markus e Stephen McFeely: "Sebbene Ant-Man non sia presente in Avengers: Infinity War, lo schiocco di Thanos ha comunque degli effetti anche sugli avvenimenti in Ant-Man and the Wasp". Infatti, nella sequenza post credits vediamo Scott Lang bloccato nel Reame Quantico dopo che Hope, Hank e Janet sono stati polverizzati dallo schiocco di Thanos mentre è era ancora in viaggio.
Lo vediamo poi sbucare fuori dal suo furgone in Endgame dopo che, per caso, un ratto ha toccato delle levette di un pannello di controllo, riportando così Ant-Man nel presente. "Verso la fine del 2015 - continua Mcfeely - stavamo lavorando alla scrittura di Infinity War e di Endgame e abbiamo capito che potevamo utilizzare Ant-Man. Il suo film non ha nessun legame sino allo schiocco di dita e dopo non si può che andare in un'unica direzione. Puoi fare tutto ciò quando pianifichi molte cose. Il tono è strano vero? Perché è un'opera leggera e divertente e poi uccidiamo tutti con lo schiocco di Thanos".
Nelle sale dal 24 aprile Avengers: Endgame continua nel frattempo a battere record d'incassi e allo stesso tempo incrementare un dibattito tra fan e spettatori per come si è arrivati alla conclusione. Un finale certo sorprendente per una delle epopee cinematografiche più significative di questo decennio.