Austin Butler: "Ho dovuto scegliere tra lo screen test per Top Gun: Maverick e dire sì a Quentin Tarantino"

Austin Butler ha rinunciato a sostenere il provino per Top Gun: Maverick per comparire in un piccolo ruolo in C'era una volta a... Hollywood.

Austin Butler: 'Ho dovuto scegliere tra lo screen test per Top Gun: Maverick e dire sì a Quentin Tarantino'

Come scegliere tra Tom Cruise e Quentin Tarantino? È un dilemma che Austin Butler ha dovuto affrontare prima che la sua interpretazione di Elvis Presley nel film di Baz Luhrmann lo trasformasse in una star globale. Durante un'intervista nel podcast Happy Sad Confused, l'attore ha confessato di aver dovuto scegliere tra sostenere lo screentest per Top Gun: Maverick o accettare l'offerta di Quentin Tarantino.

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Austin Butler in un'immagine

"Alla fine ho dovuto scegliere tra andare al provino per Top Gun: Maverick o dire sì a Quentin Tarantino", ha detto Butler.

Tarantino aveva offerto all'astro nascente un ruolo in C'era una volta a... Hollywood. Poiché Butler desiderava lavorare con il regista di Pulp Fiction "da così tanto tempo", ha rinunciato a tentare la sorte per affiancare Tom Cruise nel sequel di Top Gun.

"Avevo già incontrato Quentin Tarantino, quindi ho accettato la sua offerta", ha spiegato l'attore, che ha affiancato Brad Pitt e Leonardo DiCaprio, calandosi nei panni di Charles Watson, membro del culto di Charles Manson.

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La fortuna aiuta gli audaci

Alla fine la scelta di Austin Butler si è rivelata vincente. La casting director di Top Gun: Maverick ed Elvis Denise Chamian ha spiegato a Variety che il team di Top Gun riteneva Butler troppo giovane per il ruolo di Rooster, orientandosi infine su Miles Teller. Ma l'incontro con Chamian ha permesso all'attore di entrare nel radar di Elvis.

"Il lavoro a cui è andato più vicino è stato Top Gun", ha svelato Denise Chamian. "Quando l'ho scelto, stavamo cercando per il ruolo che poi è stato affidato a Miles Teller. Austin mi appassionava, così alla fine, la sua audizione è stata mostrata a Tom e a tutti i realizzatori. Erano d'accordo che avesse qualcosa di speciale ed erano felici di conoscerlo, ma pensavano che fosse troppo giovane. Ma mi sono accorta che lui aveva davvero qualcosa di speciale, è il modo in cui guarda nella telecamera. Conosce la telecamera e si lascia vedere dalla telecamera, e questo è davvero ciò che lo rende così accattivante".