Sul raid di ieri nell'Area 51 le autorità del Nevada avevano preso in considerazione anche la possibilità di un'azione legale contro Facebook, per aver dato troppa visibilità all'evento.
L'assalto ad Area 51, documentato con foto e video, territorio che da anni è al centro di speculazioni sulla presenza o meno di prove dell'esistenza degli alieni poi nascoste da governo, era nata come scherzo su Internet da parte di un ragazzo australiano di nome Matty Roberts, che aveva creato un evento sul popolare social network, diventato in breve tempo virale.
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L'idea era quella di invadere l'Area 51 - resa nota anche da serie come X-Files - correndo all'indietro come Naruto. Una follia che però aveva scatenato la fantasia di molti e dato vita anche ad un festival vero e proprio a tema UFO rinominato Alienstock. La cosa poi però era sfuggita di mano tanto che, anche per paura di possibili rischi alle persone, la kermesse era stata spostata a Los Angeles. A questo si sono aggiunte anche le preoccupazioni sia dei militari sia dei cittadini di Rachel, il posto più vicino alla base, che temevano di non poter reggere l'impatto di così tante persone tutte insieme.
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Il cambio di programma non ha però impedito ad alcuni di presentarsi di fronte ai confini della zona militare con tanto di cartelli, costumi e bandiere. Due persone sono state anche arrestate, mentre lo sceriffo della contea di Lincoln, Kerry Lee ha anche rimarcato su Gizmodo che "La contea potrebbe spendere fino a un quarto di milione di dollari e questo non include gli stipendi degli oltre 300 primi soccorritori che verranno qui". La paura era che qualcuno potesse farsi seriamente male anche perché gli organizzatori stimavano la possibilità che arrivassero ben 50 mila persone.
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A conti fatti però il raid ad Area 51 è stato, alla fine, la classica tempesta in un bicchiere d'acqua con un centinaio di persone che hanno ballato e cantato senza creare nessun problema, mentre l'hastag #Area51storm è diventato trend topic a livello mondiale.