Riuscite a immaginare un mondo senza le canzoni dei Beatles? Sarebbe sicuramente meno colorato, più triste, con una colonna sonora più povera. È quello in cui si ritrova Jack Malick (l'esordiente Himesh Patel) in Yesterday, nelle sale italiane dal 26 settembre: investito da un pullman durante un blackout, al suo risveglio si accorge che nessuno ricorda più chi siano i Fab Four. Peggio: non sono mai esistiti.
Diretto dal premio Oscar Danny Boyle e sceneggiato da Richard Curtis - già autore di Quattro matrimoni e un funerale e un funerale, Notting Hill e Love Actually - L'amore davvero - Yesterday è tratto da una storia di Jack Barth (che chissà se ha visto Non ci resta che piangere, in particolare la scena in cui Massimo Troisi canta proprio Yesterday) e ci mostra come il protagonista faccia l'unica cosa sensata in un mondo che ha dimenticato le canzoni dei Beatles: spacciarle come proprie e diventare una star.
Nel cast del film, di cui abbiamo parlato nella recensione di Yesterday , c'è anche Lily James nel ruolo di Ellie, amica di sempre di Jack, che credeva in lui anche prima che diventasse un fenomeno della musica. Proprio di musica abbiamo parlato con Danny Boyle e Richard Curtis a Londra, al junket europeo del film, dove lo sceneggiatore ci ha confessato che il primo approccio con i Fab Four è stato grazie alle sue babysitter: "La prima volta che ho ascoltato una canzone dei Beatles quando ero giovane è stato grazie alle babysitter che si prendevano cura di noi quando i nostri genitori erano fuori. Si portavano sempre i loro dischi, perché non c'era niente in tv in Svezia. Le prime credo siano state She Loves You e Please Please Me, ascoltate di nascosto di notte. Mi sono sentito molto, molto felice e lo sono ancora oggi quando sento quelle canzoni."
La video intervista a Danny Boyle e Richard Curtis
Beatles, registi irrinunciabili e acqua
Anche per Danny Boyle il primo contatto con i Beatles è arrivato in famiglia: "Sai quando pensi che i tuoi genitori siano vecchi? Tutti lo pensiamo. Ho una sorella gemella e anche una sorella più piccola, e giocavamo al piano di sopra facendo finta di essere i Beatles, perché i miei genitori ascoltavano i dischi 45 giri al piano di sotto. Ce li ho ancora quei 45 giri, le copie originali, li ascoltavano al piano di sotto. Questo li rende giovani, ma non ho mai pensato a loro in questo modo! Li vedevo incredibilmente vecchi."
Nella stanza del protagonista vediamo diversi poster dei film di Steven Spielberg. In Yesterday oltre alla band inglese scompaiono anche altre cose: quale sarebbe un regista che non possiamo permetterci di perdere? Per Boyle la risposta è scontata: "Il mio sarebbe Francis Ford Coppola, perché per me la risposta è sempre Francis Ford Coppola, senza dubbio." Per Curtis invece: "Steven Spielberg sarebbe uno di questi, per l'esuberanza del suo lavoro. Dico Bill Forsyth, che ha fatto Gregory's Girl e Local Hero, perché senza quei due film non sono sicuro che avrei avuto il coraggio di cominciare a scrivere piccoli film inglesi divertenti."
Infine una curiosità: nelle sceneggiature di Richard Curtis molto spesso la scena madre del film avviene vicino a dell'acqua, che sia pioggia, mare o simili. Come mai? "È davvero interessante" ci ha detto ridendo e proseguendo: "In questo film è così perché vivo davvero in un piccolo villaggio del Suffolk vicino alla spiaggia e tendo ad ambientare le storie nel posto in cui vivo in quel periodo. Le persone dicono: perché dovrebbe piovere? Ma da noi piove sempre: la domanda è perché non dovrebbe piovere! Credo sarebbe molto realistico ambientare qualcosa in un giorno di sole."