Watchmen 1x04, la recensione: dietro le maschere del dolore

La recensione di Watchmen 1x04: l'episodio If You Don't Like My Story, Write Your Own introduce un nuovo personaggio e rende l'immaginario della serie tv ancora più misterioso.

Watchmen If You Dont Like My Story Write Your Own
La prima apparizione di Lady Trieu

Lui e lei vivono in una fattoria. Lui e lei non possono avere figli, per cui si accontentano di vendere uova. L'unico frutto possibile del loro amore poco fertile. Nel cuore della notte una donna misteriosa bussa alla loro porta per dargli una lezione di vita. Apriamo questa recensione di Watchmen 1x04 citando lo straniante prologo di If You Don't Like My Story, Write Your Own, in cui l'ambigua milionaria Lady Trieu rivela a un uomo e una donna che l'eredità non passa per la terra ma per il sangue.

Ecco perché i campi della loro fattoria non varranno mai come un figlio tanto desiderato. Il quarto episodio di Watchmen, a un passo dal giro di boa della prima stagione, comincia con un baratto: un neonato per una terra. L'eredità di due persone per l'eredità di un folle visionario. Sì, perché scopriremo presto che la signora Trieu, donna dalle idee chiare e dai modi bruschi, ha preso il testimone di quell'Adrian Veidt che i fan di Watchmen conoscono bene. Per cui, è facile temere che dietro la sua idea di progresso, si celi qualcosa di lugubre e tremendo. Trieu sta costruendo la prima meraviglia del Nuovo Mondo, un enorme orologio il cui scopo è ancora avvolto nel mistero. È lampante, invece, la sottile e beffarda ironia di una vietnamita che sta costruendo la sua gigantesca rivincita proprio nel cuore di quegli Stati Uniti che hanno fatto a pezzi la sua terra d'origine. E non è un caso che sua figlia abbia un incubo che ci fa tornare in mente l'inesorabile avanzata del Comico e del Dottor Manhattan che bruciano e fanno esplodere vietnamiti con compiaciuta noncuranza. Allora che tipo di eredità è quella raccolta da Trieu? Lungimiranza per l'umanità o vendetta personale? L'eredità passa per il sangue che scorre nelle vene o per quello versato?

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Angela Abar indaga sulla morte di Judd Crawford

Damon Lindelof non ha perso le buone abitudini di Lost e continua a seminare domande lungo uno show che non perde un briciolo del suo fascino iniziale, continuando a tenere lo spettatore avvinghiato allo schermo anche quando le risposte sono più lontane di quel Dottor Manhattan esiliato su Marte.

La trama: innaffiare il futuro col passato

Albero
Sister Night davanti al suo albero genealogico

Un albero genealogico, il bisogno di radici, rami spezzati ovunque. L'eredità è il grande tema di Watchmen. Andando nel cuore dello show, infatti, troviamo due misteri a cui dare risposta: chi era davvero il commissario Judd Crawford? E qual è il retaggio familiare dell'indomita Sister Night? Nonostante uno scenario distopico futuribile, la serie HBO insiste nel cercare le risposte nel passato. Come se fosse necessario tracciare dei legami chiari con quello che siamo stati per capire davvero dove sono diretti questi personaggi perennemente in ricerca. In questo If You Don't Like My Story, Write Your Own il tema dell'eredità è declinato in molti modi: c'è l'eredità culturale (e imprenditoriale) di Veidt, c'è il mistero familiare avvolto attorno ad Angela Abar e c'è una donna come Laurie Blake che gestisce il suo passato glorioso come un pesante fardello. Damon Lindelof riesce così a costruire un raffinato sistema metanarrativo che ci dimostra quanto, invece, si possa gestire il passato con disinvoltura e leggerezza.

Perché è quello che la serie sta facendo con il fumetto di Alan Moore e Dave Gibons (e in minima parte anche col film di Zack Snyder, che non va dimenticato). Ovvero prendere la loro eredità e traslarla con estrema naturalezza in un universo narrativo diverso ma coerente con quello che abbiamo conosciuto in una delle graphic novel più belle di sempre e in un cinecomic assolutamente da rivalutare. Lo diciamo dopo quattro episodi in cui abbiamo compreso l'eccezionale "operazione chirurgica" svolta da Lindelof, che ha trapiantato lo spirito di molti personaggi dentro l'animo di quelli nuovi, che ha tradotto alla perfezione il disincanto di quegli anni Ottanta decadenti dentro un'America ancora alla prese con nemici duri a morire come l'odio.

Il senso delle maschere

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Watchmen: Sister Night in una sequenza dell'episodio 1x04

Watchmen non è mai stata una storia con i supereroi. Watchmen è sempre stata una storia sui supereroi, dedicata al loro ruolo nella società, alla loro percezione pubblica, al senso dei paladini nel mondo contemporaneo. Proprio come nel fumetto, anche la serie riesce a destrutturare la figura del vigilante, a ispezionarne l'aspetto, l'iconografia e il peso all'interno del tessuto sociale. Ce ne siamo accorti anche in questo episodio, con lo splendido faccia a faccia tra Angela e Laurie (due personaggi esplosivi quando stanno vicini), due donne che si interrogano sul senso delle loro maschere (fisiche e ideologiche). L'ex Spettro di Seta II continua ad avere una sincerità disarmante, si rivolge a Sister Night senza "maternalismo" e le parla con amara saggezza, a suon di scomode verità: le maschere nascono da un trauma. Nascondono la parte più frangibile di noi per renderci più forti agli occhi del mondo. Non c'è paladino che non sia stato partorito dal dolore. Per questo anche Sister Night deve riconciliarsi con quel passato pieno di ferite. Come detto sin dalla prima recensione delle nostre "cronache da Tulsa", è proprio lei la ventata di aria fresca dello show HBO; lei il personaggio totalmente inedito con cui riusciamo a entrare in empatia e in intimità. E mentre l'ex Ozymandias di Jeremy Irons continua a compiere sadiche stramberie nel suo castello, siamo qui ad aspettare che ogni personaggio si riconcili col proprio passato per capire quale sarà l'eredità di questa serie tv così ambiziosa e sfacciata nonostante tutte le sue maschere dolorose.

Conclusioni

Forse un leggerissimo passo indietro rispetto alle tre folgoranti puntate precedenti, ma in questa recensione di Watchmen 1x04 abbiamo continuato a lodare l'ambizione della serie HBO. Un piccolo passo indietro soltanto perché questo episodio è stato caricato di ulteriori misteri, tergiversando troppo sulle questioni ancora irrisolte. Il che non macchia i grandi meriti di uno show dedicato al senso dei paladini e al grande tema dell'eredità (culturale e familiare) declinato in modi sempre significativi.

Movieplayer.it
4.0/5
Voto medio
3.9/5

Perché ci piace

  • I duetti tra Sister Night e Laurie Blake sono taglienti, sagaci, assolutamente imperdibili.
  • Il nuovo personaggio di Lady Trieu risulta molto intrigante.
  • Il tema dell'eredità diventa sempre più preponderante e sfaccettato.

Cosa non va

  • I siparietti di Adrian Veidt iniziano a diventare ripetitivi.