True Blood - Stagione 4, episodi 4, 5 e 6

Si sviluppano parallelamente gli archi narrativi della quarta stagione della serie di Alan Ball, e più di uno di essi giunge ad uno snodo importante nel sesto episodio I Wish I Was the Moon, sotto l'incanto della Luna piena.

La Luna, si sa, ha grande importanza per la vita sulla Terra e non può che influenzare anche le creature di fantasia, per le quali assume significato e valenza del tutto particolari. Non stupisce quindi che un episodio come I Wish I Was the Moon di True Blood, il sesto della quarta stagione in onda in USA, abbia proprio la Luna piena come fulcro della narrazione, che influenza, e porta a snodi degni di nota, tutte le storyline principali in corso di svolgimento.
E' naturale pensare in primis alla licantropia. Alcide e Debbie entrano a piccoli passi nel flusso della stagione e si intravedono prossimi sviluppi per loro, ma il loro contributo attuale, sulla via per incontrare un nuovo minaccioso branco, si lega al dramma che sta vivendo Jason, terrorizzato all'idea di essere sul punto di trasformarsi in pantera dopo i morsi di Chrystal e compagni. Proprio da Alcide noi, e Sookie, scopriamo che questo non accadrà, ma il ragazzo vive la notte di Luna piena nell'attesa di quello che per lui è un inevitabile destino... in compagnia di Jessica, sempre più nei suoi pensieri grazie al sangue donatogli al termine di I'm Alive and on Fire. Niente futuro da pantera per lui, quindi, ma come parte di un triangolo con la giovane vampira ed il suo compagno Hoyt, per il quale il fratello di Sookie nutre profondi sensi di colpa dovuti all'amicizia che li lega. Il surreale sogno erotico del precedente Me and the Devil e i recenti sviluppi più romantici fanno pensare che tra lui e Jessica non sia finita. Quanto sapranno resistere alla tentazione?

Non è la linea narrativa meno interessante della prima metà di stagione, perchè questo primato spetta di diritto alle vicende di Sam ed il suo problematico fratello, i cui ultimi sviluppi vedono quest'ultimo assassinare i proprio genitori e poi imprevedibilmente, e senza preavviso, prendere le sembianze del primo ed approfittarsene per avere un inatteso rapporto sessuale con la mutaforma con cui Sam stava cercando di costruire qualcosa di più complesso e profondo. Non più tardi del precedente Me and the Devil, infatti, Sam era stato a casa della donna ed aveva trascorso del tempo piacevole con lei e la sua bambina, ma ora a causa di Tommy i suoi sforzi potrebbero essere rovinati.
Diversa la mutazione che cerca Tara. Nella sua vita a New Orleans aveva cercato di costruire una nuova identità che sembrava crollata miseramente al ritorno a Bon Temps, con tutto quello che aveva comportato. Ultima goccia, la scoperta da parte dell'amante della menzogna architettata e raccontata per nascondere una vita da cui cercava di fuggire. Ma se il rapporto con la ragazza sembra più che recuperabile, il pericolo per lei arriva dalla vendetta di Pam, che la ritiene tra i responsabili di quanto le sta accadendo. Dopo la maledizione di Marnie, infatti, la vampira "figlia" di Eric si sta decomponendo gradualmente e per lei il destino sembra segnato.

Ma è solo una delle conseguenze della dipendenza tra il personaggio di Fiona Shaw e l'inquietante strega che ne sta prendendo il possesso. Episodio dopo episodio, lo spirito della potente strega del passato ha acquisito sempre maggior potere su Marnie ed ora la possessione sembra essere completa. E per gli abitanti, umani e soprannaturali, di Bon Temps non sembra esserci molto di che gioire.
C'è però chi si è rivolto altrove per le necessarie contromisure: Lafayette e Jesus, dal nonno di quest'ultimo per la protezione del caso. E' un'altra delle parti meno accattivanti della stagione, nonostante il brivido donato dalla possessione del cugino di Tara da parte di un antenato del suo compagno.
Ma altri brividi nascono in relazione alla storyline di Arlene e del neonato diabolico, che negli ultimi episodi ha prima lasciato un inquietante messaggio su una parete di casa e poi, presumibilmente, dato fuoco alla casa. Con l'abitazione in fiamme e la famiglia raccolta per strada, lo sguardo del bambino si è concentrato su una figura accanto ad un albero, una donna di colore poi prontamente sparita. E' chiaro che non sono i geni malati del padre la causa del suo comportamento, ma qualcosa di più spettrale ed intangibile.

Ma è soprattutto sotto l'incanto della Luna piena che giunge a compimento l'arco narrativo di Eric e Sookie. Per lui, Sookie ha sfidato l'autorità del novello Re Bill e ha mentito riguardo la presenza dell'altro in casa sua, scatenando l'ira del suo ex amante. Bill si era fidato di lei, ma ha dovuto cedere alla realtà del suo tradimento, smascherato da Pam. Nei confronti della ragazza non ha potuto fare più che bandirla dalla sua proprietà, ma nei confronti di Eric ha decretato, con l'approvazione delle autorità superiori a lui, la vera morte.
Il dialogo tra lui ed il condannato, quello in cui Eric ammette di rifiutare gli atti del suo io precedente e di meritare la morte per essi, quello in cui dimostra tutto il suo amore per Sookie e di volere la sua felicità, quello in cui il vampiro nordico riesce a strappare a Bill il perdono, è il momento migliore di I Wish I Was the Moon ed è un preludio alla intensa e romantica scena finale in cui Eric e Sookie consumano una complessa relazione iniziata nelle stagioni precedenti. Una scena ben più dolce e romantica di come ci si sarebbe aspettati se fosse stata vissuta dal vecchio Eric.