This Is Us: la nuova serie NBC commuove e sorprende

Pieno di buone intenzioni, ben realizzato e ben recitato, anche dal punto di vista della struttura il pilot di This Is Us funziona, forse pure troppo: ci porta dalle premesse alla chiusura del cerchio in maniera pulita e soddisfacente, con tanto di twist a effetto, dando però l'impressione di aver "bruciato" e reso inutilizzabile per il futuro la sua idea narrativa fondante.

Di fronte alla vita siamo tutti Milo Ventimiglia. Non Milo l'attore naturalmente, ma il suo personaggio nel momento cruciale in cui il pilot di This Is Us, nuovo show di NBC, lo coglie: qualunque sia la nostra condizione, dovunque ci troviamo, dalla più scalcinata periferia alla villa di Beverly Hills, c'è un momento in cui tocca decidere chi siamo veramente, se saremo nel novero di quelli che si arrendono all'infelicità, soccombendo alla disillusione e al cinismo, o tra coloro che scelgono di accogliere e accettare tutto il male del mondo e reagire e andare avanti, costruire qualcosa di incredibilmente prezioso e fragile, e iniziare a difenderlo con gioia.

This is Us: Milo Ventimiglia e Mandy Moore in una foto del pilot
This is Us: Milo Ventimiglia e Mandy Moore in una foto del pilot

"Posso dire qualcosa di profondo?", dice il bonario ginecologo interpretato da Gerald McRaney al nostro Jack/ Milo dopo avergli dato una tremenda notizia, e lo show ci pone la stessa maldestra domanda, perché è in questo dialogo che This Is Us svela il suo "manifesto": se la vita ti offre limoni, fanne limonata. Fai di necessità virtù. Un precetto semplice e saggio che è davvero l'unica ricetta per la felicità. Anche se forse in questa limonata si è un po' esagerato con lo zucchero.

Leggi anche: Le 25 nuove serie più attese della stagione 2016/2017

Death With Dignity

This is Us: l'attore Gerald McRaney nel pilot
This is Us: l'attore Gerald McRaney nel pilot

Per quanto sia sempre un piacere ritrovare un veterano della serialità televisiva come McRaney, bisogna ammettere che l'accorato monologo al cuore dell'episodio è uno dei momenti più difficili da mandar giù di questi 44 minuti di pilota. Il sentimentalismo della scena, o forse dell'intero contributo del Dr. Katowsky, o meglio ancora dell'intero segmento del pilot che vede protagonisti Ventimiglia e Mandy Moore, saranno decisivi per il vostro imprinting con This Is Us: se la vostra reazione non è repulsione e nausea, forse sarete in grado di cogliere le cose più apprezzabili che le altre storyline sono in grado di riservarci, e soprattutto le "sorprese" che ci attendono negli ultimi minuti.

This is Us: Susan Kelechi Watson e Sterling K. Brown in una foto del pilot
This is Us: Susan Kelechi Watson e Sterling K. Brown in una foto del pilot

D'altronde il pilota si apre con una scelta bella e coraggiosa e no, non parliamo del culetto di Milo, ma della canzone di Sufjan Stevens che accompagna le scene iniziali, introducendo il variegato assembramento di protagonisti: una coppia in attesa di tre gemelli, una donna obesa e disperata, un attore famoso ma frustrato, e un uomo di successo che ritrova il padre biologico verso il quale ha il debito di una vita di risentimento. Accompagnare un racconto dal messaggio tanto positivo con una canzone dolente e sussurrata come Death with Dignity è una scelta anomala, ma azzeccatissima: Death with Dignity apre un disco, Carrie & Lowell, che contiene tutto quello che c'è da sapere su come l'amore, il perdono, la connessione umana ci mettono in condizione di superare la perdita e l'abbandono. Più che superarli, sublimarli, e farne arte. Se non ci riuscirà This Is Us, sappiate in ogni caso che c'è riuscito Sufjan Stevens.

This is Us: Chrissy Metz e Chris Sullivan in una foto del pilot
This is Us: Chrissy Metz e Chris Sullivan in una foto del pilot

Ricomincio da 36

This is Us: i festeggiamenti mostrati nel pilot
This is Us: i festeggiamenti mostrati nel pilot

Torniamo al variegato, in apparenza arbitrariamente assemblato, drappello di personaggi che popolano questo episodio pilota: c'è un solo elemento che li lega - ribadiamo, apparentemente - ed è il fatto che, nel giorno in cui è ambientata l'azione, il futuro papà Jack, il rancoroso Randall (il recentissimo vincitore di un Emmy per The People Vs. O.J. Simpson: American Crime Story, Sterling K. Brown), l'infelice Kate (Chrissy Metz) e l'aitante Kevin (Justin Hartley) compiono tutti 36 anni. La moglie di Jack, Rebecca, rompe le acque e si prepara a regalargli per il compleanno l'avventura più incredibile e spaventosa della loro vita; per Kate l'anniversario è in solitudine e amarezza, perché, giunta dalla parte sbagliata dei 35, si è "mangiata" tutti i sogni della sua vita; ma non è troppo tardi, forse, per liberarsi di quel peso e ricominciare. Volta pagina in maniera molto più eclatante e un po' ridicola Kevin, che chiude con una sfuriata i ponti con lo show televisivo che lo ha reso una celebrità (forse una frecciatina della NBC ai rivali della CBS e alle loro popolarissime sitcom?), mentre a Randall tocca la sfida più intima e dolorosa, incontrare il padre biologico che l'ha abbandonato in una stazione dei vigili del fuoco 36 anni prima, subito dopo la morte di parto della madre tossicodipendente.

This is Us: l'attore Justin Hartley in un'immagine del pilot
This is Us: l'attore Justin Hartley in un'immagine del pilot

Se, come detto, la storyline con protagonisti Ventimiglia e Moore è piuttosto sdolcinata e un filo straniante (anche per ragioni che diventano evidenti in seguito), e anche quella con al centro il pur bravissimo Sterling Brown soffre di semplificazioni e risoluzioni implausibili, le sequenze con gli altri due protagonisti - nonostante passaggi di una mancanza di sensibilità che a uno show come questo è difficile perdonare, tipo il ridicolo di cui viene coperta la ragazza magra al gruppo d'ascolto per l'obesità, come se non si potesse star male nel proprio corpo indipendentemente dall'indice di massa corporea - sono abbastanza gustose, grazie anche alle performance accattivanti di Metz e Hartley e dell'irresistibile e abbondante spalla Chris Sullivan.

This is Us: il protagonista Milo Ventimiglia
This is Us: il protagonista Milo Ventimiglia

Ben realizzato tecnicamente e ben connotato dalle musiche (anche se Death with Dignity è una ouverture impossibile da eguagliare), anche dal punto di vista della struttura il pilot di This Is Us funziona bene, forse pure troppo: ci porta dalle premesse alla chiusura del cerchio in maniera pulita e soddisfacente, con tanto di twist a effetto, facendoci temere di aver "bruciato" e reso meno produttiva per il futuro la sua idea narrativa fondante. Al momento è piuttosto difficile immaginare come lo showrunner e sceneggiatore Dan Fogelman ripartirà da questo punto, e tanto dovrebbe bastare a incuriosirci e a dare una chance al secondo episodio se non ci hanno conquistato il messaggio edificante e i personaggi amabili e imperfetti del pilot. Comunque vada, ne faremo limonata!

Movieplayer.it

3.0/5