A poco meno di una settimana dall'uscita su Disney+ del sesto e ultimo episodio di Secret Invasion, Marvel Studios ha deciso di pubblicare attraverso i suoi canali ufficiali un nuovo trailer di The Marvels. Sequel di Captain Marvel diretto da Nia DaCosta (Candyman), il cinecomic è stato posticipato al prossimo novembre dopo le criticità riscontrate con il comparto post-produttivo e VFX interno agli studios, le stesse che hanno portato poi al licenziamento (mascherato da dimissioni) di Victoria Alonso, storica exectuvie Marvel.
Un film non tra i più attesi del MCU, a dire il vero, ma unico restante in ambito cinematografico per il 2023, in realtà più importante di quanto appaia, sia per questioni di continuity che per motivi economici. Ciò detto, analizzando il nuovo footage, sembra proprio che il posticipo abbia giovato alla qualità estetica del progetto, essendo il filmato ben confezionato e molto più intrigante del primo teaser trailer, tanto in termini visivi che contenutistici, addirittura promettente. Tra curiosità, convinzioni e speranze, proviamo allora a riflettere su quanto visto finora e capire cosa avrà da regalarci questo The Marvels nella stagione autunnale.
Una e trina
Il filmato si apre con Nick Fury (Samuel L. Jackson) al comando della S.A.B.E.R. in orbita intorno alla Terra. Non è chiaro se la scena sia ambientata prima o dopo gli eventi di Secret Invasion, ma probabilmente sarà successiva. Come visto nel quinto episodio della serie Disney+, infatti, prima dello scontro decisivo con Gravik il colonnello Fury recupera "i suoi effetti" - impermeabile e benda - per resuscitare in qualche modo il suo spirito più combattivo ed eroico e allontanare definitivamente ansia e paura post-Blip. In effetti lo vediamo molto sicuro mentre comunica con Carol Danvers (Brie Larson), ancora in giro per la Galassia a salvare pianeti e difendere popolazioni aliene. Il contatto dovrebbe avvenire per motivi correlati all'economia dell'intreccio, forse dopo la sequenza dove vediamo Monica Rambeau (Teyonah Parris) toccare nello spazio aperto una curiosa barriera di energia che la fa scambiare immediatamente con Mrs. Marvel (Iman Vellani), ricordando le immagini del primo teaser trasiler del progetto.
Nel filmato capiamo però quale possa essere la causa di questi repentini switch tra le Tre Meraviglie, considerando le parole della villain Dar-Brenn (Zawe Ashton) rivolte contro la Danvers, accusata di "averle portato via tutto" probabilmente in relazione alla sua crociata contro i Kree in diversi settori della Galassia. Vediamo infatti la nemica trovare e indossare un bracciale molto simile a quello di Kamala Khan, per poi attivarlo in qualche modo grazie al suo martello da Accusatrice e dare inizio allo strano fenomeno degli scambi. È anzi la Rambeau a spiegare meglio la teoria dello switch dei poteri di luce tra chi "la assorbe, la controlla e la materializza". Lo scopo di Dar-Brenn sembra invece essere quello di distrugge i mondi che proprio la Danvers considera casa, motivo che la spinge a chiedere l'aiuto di Monica e di Kamala in una piccola odissea nell'universo alla disperata ricerca di un modo di fermare la perfida Kree nemica.
Secret Invasion: confermata una connessione chiave con The Marvels
Le tre G delle Meraviglie
Sulle note della trascinante Intergalactic dei Beastie Boys, The Marvels disvela uno spettacolo visivo all'apparenza valido e appagante. Inizialmente pensavamo a un progetto che non riuscisse a imprimersi a dovere nell'interesse del grande pubblico, ma dopo questo secondo trailer dobbiamo in qualche modo ricrederci per ritmo e bontà del materiale visto nel filmato. È palese come The Marvels punti a svestire Carol Danvers della sua autonomia d'azione e di questo suo complesso del messia solitario per farla lavorare di squadra, formando così un team di supereroine della luce pronto a salvare insieme l'universo. Il cinecomic si presenta denso di contenuti sia in chiave narrativa che action, con tanti inseguimenti tra navicelle spaziali, sparatorie e scontri corpo a corpo, ma è anche un titolo che non vuole rinunciare all'ironia della formula Marvel e giocare molto con questa brillante idea dello switch, di enorme potenziale tanto nel racconto quanto nell'azione.
E infatti assistiamo a una sorta d'evoluzione del controllo di questo scambio: da un primo e confusionario combattimento contro i Kree nel salotto di Kamala a quello (forse conclusivo) contro Dar-Brenn dove le Tre Meraviglie sono ormai perfettamente interconnesse tra loro e in grado di intercambiare posizione a piacimento dando dinamicità, varietà e fluidità allo scontro. Il film potrebbe inoltre dirsi racchiuso in tre G: Galassia, Gruppo e... Gattini. Non potevano ovviamente mancare i Flerken nelle loro sembianze di piccole e docili palle di pelo. Dopo aver perso un occhio per colpa di Goose, infatti, Fury sembra essere rimasto particolarmente colpito dalle capacità di mimesi della razza aliena, assoldandone un intero plotone da tenere come arma di difesa a bordo della S.A.B.E.R, lo stesso che ci auguriamo il lungometraggio riesca questa volta a sfruttare nel migliore dei modi rispetto alla regia inadatta di Anna Boden e Ryan Fleck nel primo capitolo. Nia DaCosta ha fortunatamente tutt'altro stile e tutt'altra visione, motivo che ci fa ben sperare in un sequel che posso effettivamente andare "più in alto, più lontano e più veloce".