Candidata a 15 Emmy Awards e considerata ormai in pompa magna il miglior adattamento possibile di una videogioco, The Last of Us di HBO in Italia su Sky e NOW (leggi la recensione della prima stagione), omonima trasposizione del titolo Naughty Dog, è pronta alla riprese della seconda e attesissima stagione. I nuovi episodi tradurranno sul piccolo schermo The Last of Us Parte II, secondo capitolo del franchise videoludico ambientato cinque anni dopo gli eventi del primo, con Joel ed Ellie ormai integratisi perfettamente nella comunità di Jackson e fortunatamente lontani dalle metropoli e delle mostruose creature nate dall'infezione da cordyceps.
Non tutti sono videogiocatori, e anzi sono in molti ad essersi approcciati a The Last of Us proprio come la magnifica serie televisiva sviluppata da Craig Mazin e lo stesso Neil Druckmann, game director del videogioco, motivo per cui non racconteremo alcune dettaglio di una storia ricca di svolte emotive e colpi di scena. Serve solo sapere che oltre a Joel ed Ellie, un ruolo attivo all'interno dell'economia del racconto ce l'ha anche Abigail "Abby" Anderson. È infatti considerata una vera e propria deuteragonista della storia, secondo e più importante personaggio principale. Era tanta la curiosità circa il casting dell'attrice che incarnerà Abby sul piccolo schermo, e finalmente HBO ha sciolto ogni riserva: sarà infatti la e lanciatissima Kaitlyn Dever a vestire i panni della protagonista secondaria di The Last of Us 2. Una scelta che appare la più lucida e sensata per il ruolo. Proviamo a capire perché.
Chi è Abby di The Last of Us: un personaggio difficile
Imparerete a conoscere molto presto Abby durante la seconda stagione di The Last of Us. A dire il vero, potrebbe spesso prendere direttamente il ruolo di protagonista nel corso degli episodi, considerando soprattutto la struttura del videogioco. In modo semplice e senza spoiler, nel secondo capitolo della saga si intersecano due storie parallele di vendetta e redenzione: quella di Joel ed Ellie e l'altra di Abby. Il giocatore è letteralmente chiamato a vestire i panni di questa nuova deuteragonista, personaggio forte e carismatico già a partire dall'estetica, che resta però respingente proprio come il suo carattere ruvido. È spesso incline a un approccio profondamente muscolare, ma non ignora mai la riflessione strategica o un pensiero attivo, essendo lei addestrata e coraggiosa. Nel suo passato c'è una perdita dolorosa che ha contribuito a forgiarne la personalità, rendendola una leader scaltra, audace e sicura di sé, ma anche rabbiosa, traumatizzata e vendicativa. Sfaccettata, intrigante, dall'aspetto fisico massiccio, eppure capace di grande emozione e umanità, Abby è uno di quei personaggi che lasciano un impatto significativo e insieme contraddittorio nel videogiocatore prima e nello spettatore poi. Motivo per cui serviva un'interprete in grado di restituire in carne ed ossa questa sua fortissima dicotomia esistenziale.
Essendo un prodotto seriale da milioni di dollari, inoltre, era impensabile chiamare in un simile ruolo un'attrice che non avesse alle spalle un ottimo star power, partecipazioni significative o una carriera ugualmente sfaccettata come la personalità di Abby. La somiglianza non era nemmeno l'elemento più richiesto, guardando ad esempio a Bella Ramsey e Pedro Pascal - simili ma non identici -, eppure con Kaitlyn Dever la serie è andata praticamente a colpo sicuro su ogni possibile dettaglio necessario per il ruolo.
Perché The Last of Us è più di un videogioco, ma una storia che ci ha contagiato il cuore
Kaitlyn Dever, perfetta per la parte
Cresciuta e formatasi con drammi e commedie, Kaitlyn Dever ha spaziato in tanti generi differenti, prediligendo l'alternanza o se possibile la miscellanea tra gli stessi. Fondamentale la sua versatilità interpretativa che la porta spesso a ricoprire molti ruoli da caratterista, sottolineando di fatto una spiccata sensibilità alla maschera, alla ricerca della giusta personalità e alla scomparsa nella parte. Possiamo citare ad esempio la sua grande e drammatica performance in Beautiful Boy al fianco di Timothee Chalamet o nella ministeri Dopesick su Disney+. In chiave comedy è invece da ricordare La rivincita delle sfigate, il film di Olivia Wilde che ha molto contribuito a sdoganare la magnifica cifra attoriale della Dever, ritagliando su di lei un ruolo energico, intelligente e libertino.
Ha pure dimostrato un certo physique-du-role per l'azione nel sofisticato Nessuno ti salverà di Brian Duffield (leggi la nostra recensione), thriller fantascientifico dove Kaitlyn Dever ha definitivamente mostrato il suo valore interpretativo recitando senza nemmeno un dialogo, sfruttando occhi ed espressività, mettendo il proprio corpo al servizio del cinema. Al di là dell'evidente somiglianza con Abby, data la sua bravura e la sua flessibilità, l'impegno con cui si approccia ai tanti ruoli differenti e la ricerca dell'abisso nei panni del personaggio che interpreta, la Dever potrebbe surclassare i già ottimi colleghi, regalando una delle sue migliori e più sentite performance, guadagnandosi così un posto di rilievo tra la rising stars dell'olimpo hollywoodiano.