The Grinder: avvocati in famiglia tra sitcom e legal

La prima stagione di The Grinder, dal 24 Giugno in Italia su Fox, è andata in onda negli Stati Uniti nel Settembre 2015, divisa in 22 episodi che ruotano intorno al culto della celebrità, con una parodia della figura degli avvocati in tv che diverte ed intrattiene.

Dimenticate le classiche serie TV ambientate in un tribunale. Il 24 giugno su Fox (canale 112 di Sky) arriva in prima visione assoluta la serie americana The Grinder che, dopo aver raccolto un debole consenso in patria, prova a conquistare il pubblico italiano con una sitcom che strizza l'occhio al legal drama. Rob Lowe interpreta Dean Sanderson Jr., un attore sul viale del tramonto che, dopo aver recitato nei panni dell'avvocato Mitch Grinder in televisione per molti anni, torna nella sua città natale nell'Idaho per aiutare il fratello minore Stewart con il suo studio legale. Del resto, cosa può esserci di tanto diverso nel fare l'avvocato in tv o nella realtà? Riprendendo parti di vecchie sceneggiature questo protagonista sicuro di sé improvvisa arringhe con lo sguardo sempre in cerca della telecamera, convincendo i colleghi e i presenti in aula della sua competenza e professionalità. Sembra persino più esperto del fratello realmente avvocato, spesso insicuro e con i post-it colorati sempre in tasca.

The Grinder: il cast un uno still promozionale
The Grinder: il cast un uno still promozionale

La prima stagione di The Grinder è andata in onda negli Stati Uniti nel Settembre 2015, divisa in 22 episodi che ruotano intorno al culto della celebrità, con una parodia della figura degli avvocati in TV che diverte ed intrattiene. Molti l'hanno definita una meta-serie sottovalutata e ambiziosa che sfrutta luoghi comuni antichi per costruire situazioni esilaranti e assurde, tra un'insolita dinamica familiare e uno scenario forense. Di seguito vi diamo cinque buoni motivi per vedere The Grinder.

1. L'ironia sexy e geniale di Rob Lowe

The Grinder: il protagonista Rob Lowe
The Grinder: il protagonista Rob Lowe

La generazione degli anni '80 lo ricorderà giovanissimo nei panni di Sodapop Curtis tra i I ragazzi della 56a strada di Francis Ford Coppola e coinvolto in una storia d'amore con Demi Moore in A proposito della notte scorsa... di Edward Zwick, ma il vero successo per Rob Lowe è arrivato con alcuni ruoli sul piccolo schermo. Alcune foto compromettenti che lo ritraevano in atteggiamenti promiscui con una minorenne hanno dato vita più tardi ad uno scandalo che ha arrestato brutalmente la sua carriera, ma dopo circa dieci anni Lowe è tornato alla ribalta e recentemente lo abbiamo ammirato nelle serie TV West Wing e Brothers & Sisters. Il suo talento è stato premiato con ben sei nomination ai Golden Globe, l'ultima delle quali riguarda proprio la sua interpretazione in The Grinder, un personaggio che sembra riprendere lo stile di Harvey Specter della serie tv Suits. "Se inizi ad avere paura del fallimento, specie quando fai commedia, hai già perso. La paura di come apparirai e dei risultati che avrai è ciò che impedisce agli attori di essere divertenti" ha dichiarato qualche tempo fa l'attore a La Stampa.

Dean Sanderson appare a suo agio in tribunale come se fosse su un set, con il Giudice sempre sul punto di pronunciare: "Motore, Azione!". Lowe riesce a rendere unico ed irresistibile questo personaggio ricco di humour, come un giocoliere della comicità che tiene in perfetto equilibrio la storia episodio dopo episodio, senza annoiare o ripetersi. Continuamente sospeso tra realtà e finzione egli tiene alla sua famiglia, si interessa dei nipoti a suo modo, addentrandosi a volte in una dimensione surreale che sottolinea che, dopotutto, la celebrità è un senso distorto della realtà.

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2. L'evoluzione dell'avvocato in TV, da Perry Mason a Saul Goodman

The Grinder, entra in scena Rob Lowe
The Grinder, entra in scena Rob Lowe

The Grinder sembra un prodotto televisivo pensato per un pubblico di massa, ma a volte la sua originalità rende difficile apprezzarne tutte le sfumature. Se siete degli appassionati di serie TV e, in particolare modo, del genere legal drama, potete ritrovare in The Grinder alcuni richiami ad una mitologia del genere. Le varie parodie vengono affrontate con piena consapevolezza autoironica e in maniera così abile che la sceneggiatura si avverte sempre come qualcosa di fresco e moderno. Gli avvocati in TV hanno subìto un'intensa evoluzione, passando dall'elegante e tradizionale Perry Mason all'eccentrico e logorroico Saul Goodman di Breaking Bad e Better Call Saul. Abbiamo seguito il sensuale ed intrigante The Good Wife, il canonico Law & Order - I due volti della giustizia, e il recente Suits o Le regole del delitto perfetto, ma The Grinder sembra aver riformulato la figura dell'avvocato televisivo con una parodia sincera e rispettosa trasportata nell'ambiente surreale che ha decretato il successo di Ally McBeal negli anni'90. Il tribunale diventa in questo caso un palcoscenico per sorridere di condanne, denunce, e scartoffie legali, in modo del tutto innocente e delicato. E Dean Sanderson, in arte Mitch Grinder, è padrone della scena come un vero avvocato professionista vecchio stile, ma conquista per il suo modo di fare imprevedibile e simpatico, che ammalia l'altro sesso e inganna il mondo grazie ad una messa in scena consapevole e attenta.

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3. Un gioco di squadra

The Grinder, il cast in un'immagine promozionale
The Grinder, il cast in un'immagine promozionale

Rob Lowe non è l'unico attore che rende The Grinder degno di essere visto. Infatti la chimica tra Dean e il fratello Stewart è il cuore pulsante della serie, alternando il dramma e la commedia in un rapporto semplice e magico che rivisita la classica dinamica tra fratello maggiore e fratello minore. Fred Savage nei panni di Stewart e Mary Elizabeth Ellis come sua moglie Debbie sono due figure fondamentali che animano l'azione, sia per il loro rapporto coniugale, sia per il confronto quotidiano con un personaggio particolare come Dean. I bambini - Hana Hayes e Conor Kalopsis - e William Devane completano il cast contribuendo al gioco di squadra con carisma e personalità.

4. Una famiglia moderna

The Grinder: Rob Lowe arringa una giuria
The Grinder: Rob Lowe arringa una giuria

Ciò che definisce una serie come "family friendly" è un fattore variabile, ma in un momento storico in cui le allusioni sessuali e politiche sono accettate almeno in TV, The Grinder è piacevolmente salutare. L'umorismo spesso si spinge oltre i limiti, mentre in questo caso fornisce un livello di commedia sofisticata diretta principalmente ad un pubblico più adulto. Secondo una parte della critica internazionale segue lo stile della commedia per famiglie dell'era moderna. Girato con camera singola senza l'aggiunta delle finte risate, The Grinder si concentra sugli obblighi familiari mentre Dean cresce come zio e fratello, rappresentando un modello qualche volta discutibile per i bambini, per cui Deb e Stewart devono intervenire ogni tanto. Viene affrontata anche l'importanza dell'amore fraterno come tema generale rivisitato in vari modi, anche se non mancano gli scherzi e le battute che rendono lo show ideale per un pubblico di tutte le età. Per le dinamiche familiari e il ritmo narrativo la stampa straniera ha paragonato The Grinder a serie come Better Off Ted - Scientificamente pazzi, Arrested Development e Community.

5. Il tocco di Jarrad Paul

The Grinder è stata creata da Jarrad Paul e Andrew Mogel, che hanno firmato insieme la sceneggiatura del film Yes Man del 2008 con Jim Carrey protagonista. Paul, oltre ad apparire come attore in Bugiardo bugiardo, Vita da strega e altre commedie, ha dimostrato buone capacità di scrittura nel campo della serialità. Infatti è stato lui a curare lo script della prima stagione di Stargate SG-1 dalla fine degli anni '90 fino al 2007 e della divertente sitcom A casa di Fran con Fran Drescher, l'indimenticabile Tata del Signor Sheffield. Jarrad Paul ha dimostrato una predilezione per la comicità e le sue varie sfumature, e, dopo il lungometraggio Una Notte da Matricole, è tornato a scrivere per il piccolo schermo con The Grinder, trovando una nuova freschezza ed ispirazione.

Movieplayer.it

3.5/5