Mancano ancora alcuni mesi all'arrivo di The Expanse 4 nel catalogo di Prime Video, previsto per il prossimo 13 Dicembre, ma in casa Amazon tengono molto a sottolineare l'importante lavoro che stanno facendo ora che la serie fa parte della loro scuderia e siamo stati accolti in quel di Monaco di Baviera, poco più di un mesetto fa, per una corposa anteprima di ciò che ci aspetta. Non abbiamo potuto visionare molto più di quanto è passato al Comic-Con di San Diego qualche giorno fa, ma abbiamo potuto ascoltare direttamente dai protagonisti qualche dettaglio in più su quello che li riguarda e su come sia cambiato l'approccio nel passaggio da SyFy ad Amazon Studios. Prima di guardare al futuro, facciamo però un passo indietro e riepiloghiamo quel che era successo poco più di un anno fa.
Lo strano caso di The Expanse
Se definiamo strano il caso di The Expanse non è tanto per il salvataggio in extremis da parte di Amazon lo scorso maggio, ma per una cancellazione da parte di SyFy, avvenuta nonostante critiche positive, una qualità sempre più riconosciuta e un apprezzamento del pubblico in crescita. Una cancellazione avvenuta per tecnicismi contrattuali che gli stessi protagonisti ci hanno illustrato negli incontri di Monaco, che impedivano a SyFy di capitalizzare l'investimento sulla serie per accordi stipulati con un vecchio modello televisivo in mente e non adatti ad assecondare le nuove abitudini del pubblico seriale. "È stato incredibile" ci dice Steven Strait, l'interprete di James Holden, "i fan hanno organizzato una campagna online in tutto il mondo, dall'Europa all'Asia e gli Stati Uniti. Hanno fatto cose incredibili per attirare l'attenzione di Amazon. Hanno noleggiato un aereo a Los Angeles per esporre lo striscione 'Save The Expanse' e hanno volato attorno alla sede Amazon di Santa Monica per un giorno intero; hanno fatto un modello della Rocinante e l'hanno mandato nello spazio..."
E lo confermano Cas Anvar, che spiega come per tutti loro siano state vere e proprie "montagne russe emotive", e Shohreh Aghdashloo, che ricorda come non abbia mai visto nulla di simile in quarant'anni di carriera. Iniziative che hanno dato speranza a tutto il gruppo di lavoro che il cast presente a Monaco - dallo stesso Strait a Cas Anvar che interpreta Alex, Dominique Tipper che dà vita a Naomi Nagata, Shohreh Aghdashloo e Frankie Adams - considera alla stregua di una compagnia teatrale, unito e concentrato nel portare avanti il progetto. "Sarebbe stato devastante" continua Strait "se non avessimo potuto concludere ciò che avevamo iniziato", eppure il rischio che fosse così c'è stato, perché di petizioni per salvare serie chiuse se ne fanno tante, ma quante vengono realmente ascoltate dall'Amazon della situazione? E invece è stato questo il caso, con Jeff Bezos ad annunciarlo direttamente, "letteralmente due minuti dopo aver chiuso l'accordo telefonicamente". Un accordo che Shohreh Aghdashloo accoglie con entusiasmo: "Amazon è il posto giusto per la serie. The Expanse ha trovato il suo nido!" Una favola, più che fantascienza!
The Expanse 4, le prime immagini
Ma di vera fantascienza vive The Expanse, di un'attenzione ai dettagli scientifici che ne è diventato vero marchio di fabbrica, tanto che, ci racconta Steven Strait, quando le prime immagini di The Expanse 4 sono state mostrate nel quartier generale di Amazon a Seattle in presenza dei membri della compagnia spaziale Blue Origin, "c'è stata un'esplosione di entusiasmo nel vedere il movimento della nave spaziale in fase di atterraggio. Urlavano 'succede proprio così!'" Da questo punto di vista la serie è rimasta quella di un tempo e lo conferma Dominique Tipper parlando del ritorno sul set: "è stato come se non fossimo mai andati via!" D'altra parte la troupe è stata quasi interamente identica a quella delle passate stagione ed "è stato incredibile vedere come molti abbiano rifiutato lavori per essere sicuri di essere disponibili per un eventuale ritorno", perché quella che è stata messa insieme per la serie SyFy, ora Amazon, è una vera e propria comunità e "quello che si vede su schermo è il risultato di ciò."
Un'attinenza alla realtà che va oltre gli aspetti puramente scientifici, che pure ne sono un elemento fondante, e si espande anche alle dinamiche sociali e politiche. "Mi piace definirla una fantascienza geopolitica" dice Shohreh Aghdashloo "con una spruzzata di Shakespeare. Ed è questo che cattura il pubblico." Una caratteristica che resta nella nuova stagione targata Amazon, al netto di una grande differenza che libera gli autori in fase di scrittura e costruzione degli episodi: il non dover costruire l'intreccio tenendo presente gli intervalli pubblicitari, con uno stile che la Tipper definisce "più cinematografico" e un look che si differenzia in qualche misura dal passato. Anche perché, e i lettori dei romanzi lo sanno bene, la prossima porzione della storia che in parte si riconduce al quarto romanzo della serie firmata da James S.A. Corey è in parte ambientata in un luogo non ancora visto nella serie, sviluppo naturale di quanto visto nel finale della terza stagione. "Su un pianeta, fuori dal Sistema Solare per la prima volta" spiega Strait, che aggiunge come la quarta stagione porti a compimento quanto impostato negli anni precedenti, "sia a livello generale, sia dal punto di vista dei singoli personaggi."
Il viaggio dei personaggi di The Expanse
Tante novità, ma anche un ritorno alla normalità, quindi, in cui ognuno ha potuto riprendere le fila di personaggi sviluppati per tre stagioni, per proiettarli in una quarta. Personaggi ricchi di sfumature, come sottolinea Shohreh Aghdashloo parlando della sua Chrisjen Avasarala, sottosegretario delle Nazioni Unite: "più un personaggio è ricco di livelli di lettura, più voglia ho di interpretarlo" spiega per poi aggiungere che questo in particolare "va al di là delle mie aspettative e i miei desideri: è estremamente istruita e le sue conoscenze vanno al di là della sua istruzione. È una madre, un'amante, una moglie e una politica ed è travolgente darle vita." Un personaggio che ha tratteggiato con tante grandi modelli femminili in mente, da Hillary Clinton a Margaret Thatcher, di cui ricorda il discorso al momento dell'elezione a Primo Ministro. "Alex non vuole perdere questa famiglia" dice invece Cas Anvar riguardo il proprio personaggio, "farebbe di tutto per tenerli uniti e quello che sa fare è preparare del cibo per loro. Tenerli seduti attorno a un tavolo per mangiare è il suo modo per farli comunicare e tenere al sicuro i legami."
E uniti sono andati avanti e sono cresciuti, come sottolinea lo stesso Anvar facendo notare lo sguardo di tutti loro nel poster promozionale della nuova stagione: "in un'immagine del genere tre anni fa avremmo avuto gli occhi sgranati e spaventati, invece guardate come siamo tutti risoluti e a nostro agio! Il bello di questo poster è che cattura l'essenza della stagione quattro: ognuno di noi ha subito una grande trasformazione. Sono passati anni, ne abbiamo passate tante, ed ecco la ciurma della Rocinante concentrata e in controllo." Una trasformazione evidente anche in dettagli estetici, come il nuovo taglio di capelli di Naomi che la Tipper commenta così: "Nella terza stagione ha lottato per capire la propria identità e volevo che iniziasse questa nuova avventura con un nuovo look... e poi nella vita reale avevo voglia di cambiare taglio" ammette, ma si affretta ad aggiungere: "ma non l'avrei fatto se non avessi pensato che fosse una parte importante di questa nuova fase della sua vita."
Quello che vediamo rappresentato nel mondo di The Expanse è un viaggio che noi stessi saremo costretti a compiere, perché non è così lontano dalla nostra realtà, che sta muovendo i primi passi sulla strada che porta alla burrascosa società interplanetaria del XXIV secolo che vediamo nella serie. "La nostra speranza" ammette la Tipper, "è che la serie possa essere un monito, che ci insegni come sia bene non ripetere ciò che abbiamo già fatto sulla Terra nel muovere i primi passi al di fuori del nostro pianeta."