The Afterparty, serie Apple TV+ creata e diretta da Philip A. Lord e Christopher Miller, è stata appena rinnovata per una seconda stagione. Nell'ultima puntata della prima stagione, disponibile dal 4 marzo sulla piattaforma streaming, finalmente è stato svelato il colpevole, ma la detective Danner (Tiffany Haddish, che abbiamo visto recentemente accanto a Oscar Isaac in Il collezionista di carte) tornerà presto a indagare su casi complicati.
Nei primi otto episodi di The Afterparty una rimpatriata del liceo diventa il set di un omicidio: l'organizzatore della festa, la pop star Xavier (Dave Franco), viene ucciso in casa sua. Nell'abitazione ci sono solo i suoi ex compagni di classe. Chi è stato a ucciderlo? È qui che entra in scena detective Danner.
Nel cast anche Sam Richardson, Zoë Chao, Ben Schwartz, Ike Barinholtz tutti volti noti a chi ama la commedia americana. Abbiamo incontrato i creatori e registi di The Afterparty, i geniali autori di The Lego Movie e Spider-Man: Into the Spider-Verse via Zoom. E sì: abbiamo chiesto loro chi vincerebbe una gara di ballo tra lo Spider-Man di Shameik Moore e Tom Holland.
The Afterparty: Miller e Lord giocano con i generi cinematografici
Detective Danner dice che siamo tutti la star del nostro film: la vostra vita a che genere appartiene?
Philip A. Lord: Un thriller paranoico! In cui sei intrappolato in casa. Un po' come La finestra sul cortile ma con molte meno cose che succedono.
Christopher Miller: La mia una di quelle commedie incasinate senza una sceneggiatura forte, ma con persone che fanno sempre battute.
The Afterparty, la recensione: la rimpatriata letale su Apple TV+
Questa serie è come tanti film in uno: com'è stato cambiare da un film in bianco e nero a una commedia romantica, musical, animazione e tutto il resto?
Christopher Miller: Sì è una serie davvero molto ambiziosa. Ogni episodio è come un film a sé. Quindi per ognuno abbiamo cambiato le lenti, creato una fotografia specifica, una colonna sonora. Daniel Pemberton, il nostro compositore, ha dovuto realizzare della musica completamente diversa per ogni episodio. Gli attori hanno recitato in modi diversi. L'ambizione ci ha messo davvero alla prova. È stato bello: ogni giorno andavamo al lavoro e non sapevamo cosa sarebbe successo. È stato molto divertente. Ci è voluta molta preparazione e una squadra di persone piene di talento.
The Afterparty: villain e rimpatriate del liceo
Ogni personaggio crede di essere l'eroe della sua storia, ma per gli altri è il cattivo. Quindi secondo voi, cosa rende tale un cattivo?
Christopher Miller: Un vero villain antepone i propri interessi a quelli degli altri. Non ha empatia per le altre persone. Sta tutto nell'empatia: tutti vedono il mondo attraverso la propria lente e vedere le persone in modo stereotipato è naturale, trasformandole in figure bidimensionali, in cartoni animati. Ma se provi a vedere il mondo attraverso i loro occhi capisci che le persone sono più complesse, sfumate e interessanti di quanto non pensi. Dipende da quanto sei empatico. Ed è davvero ciò di cui parla la serie.
Secondo me l'Inferno assomiglia a una rimpatriata del liceo. Perché avete voluto realizzarne una?
Philip A. Lord: Sì è uno dei gironi descritti da Dante: non mi ricordo se è il settimo. Dovremmo chiedere a Virgilio.
Christopher Miller: Penso che i social media abbiano preso il posto delle rimpatriate del liceo: le persone oggi possono mostrare ogni giorno chi sono ai loro vecchi compagni di classe e vecchie conoscenze. Oggi ogni giorno è una rimpatriata di classe grazie ai social!
Miller e Lord sulla sfida tra gli Spider-Man di Tom Holland e Shameik Moore
Visto che nei vostri film le persone sanno come festeggiare: se un giorno vedremo finalmente Tom Holland e Shameik Moore in una gara di ballo, chi vincerebbe secondo voi?
Christopher Miller: Oddio! Shameik ha le mosse giuste ed è molto sicuro di sé. È un avversario difficile.
Philip A. Lord: Scommetterei soldi su Shameik.