Strange World: perché è il Classico Disney perfetto per la Generazione Z

Approccio di co-esistenza, assenza del villain, curiosità innata, tematica ecologista, identità di genere: ecco le caratteristiche che fanno di Strange World il Classico Disney destinato alle nuove generazioni.

Strange World: perché è il Classico Disney perfetto per la Generazione Z

C'è una scena in Strange World - Un mondo misterioso, il film Disney di Natale 2022, in cui le tre generazioni protagoniste del film si incontrano e mostrano tre diversi punti di vista, che spiega benissimo il messaggio - tra i tanti - della pellicola diretta da Dan Hall attraverso la lente ecologista. Nonno, padre e nipote giocano ad un gioco di carte simil-Magic in cui alla fine non c'è un nemico da sconfiggere, ma bisogna trovare un modo per collaborare tutti insieme. Se già Zootropolis (tornato in auge con la serie Zootropolis+) proponeva una metropoli in cui specie di animali antropomorfi imparavano a convivere tra loro, con questo nuovo prodotto l'orizzonte si allarga all'intero Pianeta Terra e si tratta anche di una compresenza generazionale. Si tratta di una sequenza emblematica, che insieme alle altre caratteristiche della pellicola di cui vi abbiamo parlato anche nella nostra recensione di Strange World, è uno dei motivi che portano il film ad essere il Classico Disney perfetto per la Generazione Z.

Tre generazioni a confronto

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Strange World - Un mondo misterioso: un momento del film

Le tre generazioni raccontate dal film sono quelle di Ethan, il nipote adolescente gay che sta cercando la propria strada, Searcher, il padre agricoltore che vorrebbe trasmettere al figlio dei valori solidi di stabilità, e Jaeger, il nonno, un esploratore sempre in giro per il mondo che forse non ha mai trovato la chiave giusta per essere un genitore. Ma esiste davvero una chiave? Nella sequenza emblematica di cui parlavamo, i tre giocano al card game Primal Outpost. Non è solo Jaeger ad essere sorpreso e perplesso sul fatto che non ci sia un villain da sconfiggere, memore delle grandi imprese compiute durante le sue mirabolanti esplorazioni, ma anche Searcher, abituato a sradicare le erbacce ed eliminare i parassiti per far crescere rigoglioso il proprio raccolto da contadino. Nonostante il nome che suggerisce un qualche istinto primordiale, la chiave del gioco come dicevamo è una soluzione per la convivenza e la sopravvivenza del pianeta in cui si abita.

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Strange World - Un mondo misterioso: una foto del film

Proprio come accade nel film, per traslato, ai protagonisti, che scoprono che la natura è parte di loro e devono imparare a conviverci e non ad abbatterla come se fosse un elemento di troppo. Un atteggiamento che è vicino tanto a Ethan quanto alla Generazione Z che egli rappresenta. Da parte dei più giovani, infatti, c'è grandissima curiosità e non superficialità come può sembrare di primo acchito a chi è venuto prima, ai Boomers e Millennials rappresentati nel film da Jaeger e Searcher. Tutt'altro: dentro di loro alberga la volontà di provare a costruire un mondo migliore, anzi di aggiustare ciò che gli è stato lasciato dalle generazioni precedenti, perché poi in questo mondo ci dovranno crescere, costruirsi un proprio percorso, una propria vita. Proprio come fa Ethan nel film che vuole insegnare al padre e al nonno che esiste una soluzione alternativa alla guerra e all'annientamento del prossimo.

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Ecologia portami via

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Strange World - Un mondo misterioso: una scena del film animato

La tematica ecologista rivelata alla fine del film non strizza solamente l'occhio all'attualità ma proprio alla Generazione Z. Una generazione attentissima a questo tipo di temi perché li riguarda direttamente. Riguarda il mondo in cui sono nati e in cui vivono, che gli è stato lasciato dai genitori e dai nonni. È anche il mondo dove cresceranno e vorranno farsi una famiglia e trovare l'amore.
Proprio come nell'episodio Gli Elettori di The Politician, anche qui Ethan diviene veicolo di un pensiero che vuole mettere un punto con le precedenti visioni e provare a tracciare una nuova rotta. È un aspetto su cui gli ultimi arrivati devono puntare tutto, un all in generazionale, perché se non se ne preoccupano loro chi lo farà? La Generazione Z deve combattere ogni giorno un'incertezza per il futuro ancora più grande di quella dei Millennials: in fondo stanno crescendo durante una pandemia globale (a proposito di Pianeta Terra), durante la minaccia di guerre in arrivo, durante una crisi strutturale, sociale (il ritorno di stilemi di stampo fascista) e climatica (un cambiamento che ogni giorno sentiamo nell'aria sempre di più, non-cambio di stagione compreso). Eppure dimostrano un certo ottimismo verso il futuro, forse perché vogliono provare a costruirselo e correggerlo il più possibile, insieme a una curiosità innata a porre domande su ciò che vedono e che gli accade intorno, rispetto al passato. Proprio lo spirito che mostra Ethan in Strange World - Un mondo misterioso.

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Un Classico Disney controcorrente

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Strange World - Un mondo misterioso: una scena del film d'animazione

Non è un caso che proprio nel 61° Classico Disney ci sia un cambio di rotta, già iniziato con Raya e l'ultimo drago a livello di rappresentazione femminile, e con Encanto per quanto concerne il villain. Figura importantissima nella storia della Casa di Topolino e che ora va scemando, per dar vita a un altro tipo di approccio, come dicevamo. Anche nella rilettura Prime Video di Cenerentola, ad esempio, non c'è più il "cattivo" della storia. Non solo: è la prima che un personaggio protagonista animato Disney è apertamente gay e il mondo non se ne faccia un gran problema (lato live action era successo dentro la Marvel con Phastos degli Eternals). Può sembrare un piccolo traguardo, visto nell'ottica generale del film dove la storia d'amore ha un'importanza relativa. In realtà è un'ulteriore dimostrazione della vicinanza di Strange World alla Generazione Z, la più attenta all'identità di genere, all'amore queer e a tutte le lettere e alle sfumature tra di esse nella sigla LGBTQIA+. Un piccolo passo per la Disney, un grande passo verso la Generazione Z... e oltre.