Spider-Man: No Way Home, abbiamo visto i primi 40 minuti in anteprima: ecco cosa vi aspetta

Abbiamo visto 40 minuti di Spider-Man: No Way Home, attesissimo al cinema dal 15 dicembre: emozionanti, tesissimi, pieni di azione, ironia, contraddizioni; se il film sarà a questo livello, si tratta di un'ottima notizia.

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Spider-Man: No Way Home, Tom Holland e Benedict Cumberbatch in una foto del film

"Where we shape heroes", "dove formiamo gli eroi", è il nuovo motto del liceo che frequenta Peter Parker, ed è scritto bene in vista su uno striscione che lo attende al suo ritorno a scuola. Abbiamo visto in anteprima i primi 40 minuti del nuovo, attesissimo film dell'Uomo Ragno, Spider-Man: No Way Home, in uscita al cinema dal 15 dicembre. Sono stati 40 minuti emozionanti, tesissimi, pieni di azione, ironia, contraddizioni. Se il film sarà a questo livello, si tratta di un'ottima notizia. La nuova storia di Peter Parker inizia da dove finiva quella precedente, Spider-Man: Out Of Home: Mysterio ha infatti rivelato al mondo via messaggio video che Spider-Man è Peter Parker, e che è stato lui il responsabile della sua morte. Peter, che così viene braccato giorno e note da mass media, polizia e semplici cittadini, si ritrova, per un attimo, nella condizione del Batman de Il cavaliere oscuro, che per combattere il nemico finisce per somigliargli ed essere ritenuto un pericolo. È, ma solo in parte, come Tony Stark: perché la sua dichiarazione "Io sono Iron Man" era stata volontaria e consapevole, ed essendo lui un personaggio pubblico era perfettamente in grado di gestire la pressione mediatica. Peter Parker, invece, è un adolescente ancora impreparato alla notorietà e al fatto di essere al centro di tutto. Arrivato a scuola, Peter si vede ripreso da chiunque sia lì attorno con un cellulare. È una curiosa nemesi. Nelle classiche storie dell'Uomo Ragno - non in questo nuovo ciclo con Tom Holland - Peter Parker è un reporter, e il suo lavoro è fotografare, "rubare" immagini. Qui la sua immagine viene costantemente rubata da chiunque sia intorno a lui. Qui di seguito vi daremo alcune anticipazioni di quello che sarà il nuovo film di Spider-Man e per forza di cose vi daremo alcuni SPOILER, per cui, vi avvisiamo, leggete fino a che vi va di leggere...

Spider-Man come teen drama: la chimica tra Tom Holland e Zendaya

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Spider-Man: No Way Home, Zendaya, Tom Holland in un'immagine

Ad essere rubata è ovviamente anche la sua vita privata. Nelle prime scene del film vediamo Spider-Man e MJ, alias Tom Holland e Zendaya Coleman, volare a perdifiato sui tetti di Manhattan, in alto nei cieli e anche giù nel sottosuolo, fermarsi sulla trave più alta di un ponte e poi attaccarsi a un muro, prima di rientrare da una finestra nella camera di Peter, a casa di Zia May. Peter e MJ hanno capito che la loro vita è cambiata. Ma, in tutta la prima parte del film, questa storia viene raccontata con dei toni che alternano momenti più seri e veri e propri momenti da commedia, da teen drama. Zia May (che ha appena rotto con Happy), entra nella stanza proprio quando Peter è nudo, con accanto MJ. Lui si sta solo togliendo la tuta da Spider-Man, ma sembra tutt'altro. La situazione è esilarante, ancora di più se la zia May di Marisa Tomei se ne esce con un "ah, tu devi essere MJ". I momenti da commedia teen tornano spesso nelle sequenze che abbiamo visto. Vediamo i due innamorati videochiamarsi di notte, con gli smartphone, ognuno nel suo letto, con gli occhi lucidi. O provare a trovare un po' di intimità sul terrazzo della scuola. In queste sequenze si vede l'impatto che ha Zendaya sulla saga di Spider-Man: presente già dal primo film, dove era in secondo piano, è cresciuta di film in film, e a sua volta è cresciuta esponenzialmente a livello professionale, anche attraverso esperienza come la serie tv Euphoria e il film Malcom & Marie. I momenti in cui Zendaya è in scena portano il film verso territori brillanti, emozionanti, a volte commoventi. Come il momento - perché le conseguenze della fama, anche quella negativa, sono queste - in cui può capitare che non ti ammettano al college perché sei Peter Parker, l'Uomo Ragno, e così accada ai tuoi amici. La vita privata di Peter è un vero e proprio film nel film che, a quanto abbiamo visto, vale da solo il prezzo del biglietto. La chimica tra Tom Holland e Zendaya, compagni anche nella vita, è altissima.

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Spider-Man: No Way Home, Zendaya e Tom Holland in una foto del film

Il ruolo di Dr. Strange e Benedict Cumberbatch

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Spider-Man: No Way Home, Benedict Cumberbatch è di nuovo Doctor Strange nell'MCU

Ma, come sapete, c'è ancora tutto un altro film da scoprire. E Spider-Man: No Way Home è il film del tanto agognato multiverso. Tutto ha inizio da una visita di Spidey a Dr. Strange (Benedict Cumberbatch): Peter conosce i poteri dello stregone e gli chiede di aiutarlo. Quei primi giorni di vita da notorietà sono pesantissimi e allora si rivolge a lui. Dr. Strange metterà in atto un incantesimo che faccia sì che tutti quelli che sanno che Peter è Spider-Man se lo dimentichino. No, forse no... Il fatto che MJ sa che lui è l'Uomo Ragno fa parte dell'amore che prova per lui. Un attimo, però... Quando lo ha scoperto Zia May è stato un casino. E così via, Peter fa cambiare cinque o sei volte l'incantesimo. E forse funziona, forse no. Anche questo momento è divertente, e i duetti tra Tom Holland e Benedict Cumberbatch sono di alto livello.

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Signore e signori: il multiverso

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Spider-Man: No Way Home, Alfred Molina in una scena

Ma il film cambia tono nella prima, grande sequenza di azione. Mentre Peter si trova su un ponte, durante un ingorgo, per convincere la preside del college ad ammettere lui e i suoi amici, arriva una sorpresa poco gradita. Le auto cominciano e saltare per aria, il ponte a frantumarsi. È Dottor Octopus, impersonato da Alfred Molina, l'indimenticabile villain di Spider-Man 2 di Sam Raimi. Quasi vent'anni dopo è un piacere ritrovare l'attore: il Dottor Octopus non può essere che lui, è come se fosse sempre stato fra noi. Anche Spider-Man, nella sua nuova evoluzione della tuta, ha dei tentacoli metallici, o meglio delle zampe simili a quelle di un ragno. Lo stratagemma con cui combatte il Dottor Octopus è interessante. Ma poco dopo gli arriva addosso un'altra ondata verde. È Green Goblin. È ancora Dr. Strange a spiegarci cosa è accaduto. L'incantesimo fa sì che - questa è la formula finale a cui si era arrivati - il mondo non saprà che Peter Parker è Spider-Man tranne quelli che già sapevano che era lui prima della rivelazione di Mysterio. Solo che questa possibilità include chi già lo sapeva negli altri universi... "Il multiverso allora esiste?" chiede Peter. La risposta è: sì!

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Spider-Man: No Way Home, Benedict Cumberbatch e Tom Holland durante l'incantesimo

Un All Star Game di tutti gli Spider-Man. E c'è Daredevil

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Spider-Man: No Way Home, il grande ritorno di Green Goblin

Spider-Man: No Way Home allora si poggia su un'idea che ci pare geniale: unire universi differenti, che poi sono quelli delle precedenti saghe di Spider-Man, in un unico film, che a questo punto promette - da quanto visto fin qui - di essere un All Star Game, o un Greatest Hits di tutti gli Spider-Man cinematografici. La notizia che aspettate tutti, però, ancora non c'è. Per ora abbiamo visto all'opera i cattivi, personaggi con cui eravamo entrati in familiarità, e con cui scatta immediatamente l'identificazione attore-personaggio, senza bisogno di preamboli. Detto che nelle sequenze che abbiamo visto c'è un altro piccolo spoiler, la presenza di Daredevil, probabilmente foriera del ritorno del personaggio in un suo stand alone, o nei prossimi Avengers, Spider-Man: No Way Home ha diversi punti di forza. L'aderenza di Tom Holland al ruolo, la sua chimica con Zendaya e la presenza scenica ed emotiva dell'attrice, il film nel film sulla vita privata e il taglio di teen movie, e la reunion di tutti i cattivi possibili per una matassa ancora più intricata del solito da dipanare. Mentre la Sony Pictures lanciava il nuovo corso di Spider-Man, è arrivato quel piccolo grande gioiello che è stato Spider-Man: Un Nuovo Universo, film d'animazione da Oscar che avrà il suo sequel. La saga live action dell'Uomo Ragno ha preso anche da qui. E ha fatto bene.

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Spider-Man: No Way Home, un'immagine dal trailer