Tom Holland e Jon Watts, protagonista e regista di Spider-Man: Homecoming, nuovo adattamento cinematografico dell'Uomo Ragno, nelle sale italiane dal 6 luglio, stanno portando la loro fatica in giro per il mondo da diversi mesi, ma difficilmente sono stati testimoni di una presentazione così spettacolare come quella avvenuta a Roma: sullo sfondo della città eterna, in netto contrasto con la modernità della Lanterna di Fucsas, che ricorda il disegno di una ragnatela, Spider-Man si è messo in posa sui tetti della capitale, regalando un'immagine davvero suggestiva.
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Holland e Watts hanno affermato in diverse occasioni di aver voluto mostrare un supereroe giovane, in modo da poter approfondire ancora meglio il processo interiore che porta a decidere cosa fare dei propri poteri. Alla coppia di artisti però abbiamo chiesto come mai tra i riferimenti per questo nuovo film c'è anche la trilogia di Ritorno al futuro e in particolare un altro giovane eroe, il Marty McFly interpretato da Michael J. Fox: "Per me quei film sono rivoluzionari" ci ha detto Holland, spiegando meglio: "Marty è un personaggio di cui mi sono innamorato subito. Ammetto però che era qualcosa di cui mi ero dimenticato finché Jon non ne ha parlato. Riguardandoli ho capito perché volesse farmi ricreare l'essenza di quel personaggio. Sono molto felice che mi abbia dato questo suggerimento".
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Quindi se Peter Parker è il Marty McFly di questa generazione, Tony Stark (Robert Downey Jr.) è il nuovo Doc Brown (Christopher Lloyd)? Entrambi sono d'accordo, anche se, come ha precisato il regista: "In realtà io sono Doc e lui è il mio Marty".