Arriva nelle sale italiane il 10 luglio Spider-Man: Far From Home, l'ultimo vero tassello della fase due, come lo ha definito l'eminenza grigia del Marvel Cinematic Universe Kevin Feige, ma in realtà il nuovo capitolo delle avventure di Spider-Man - di cui abbiamo parlato con la produttrice Amy Pascal - ce l'ha già un piede nella penisola, visto che parte del film è ambientato a Venezia.
In Spider-Man: Far From Home, diretto da Jon Watts, Peter Parker (Tom Holland) è devastato dagli eventi che abbiamo visto in Avengers: Endgame e, invece di assumersi le proprie responsabilità, come gli chiede di fare Nick Fury (Samuel L. Jackson), decide di andarsene in gita scolastica in Europa e non pensare più ad alieni e Gemme dell'Infinito. Peccato però che la realtà torni a bussare con veemenza alla sua porta, sotto forma di nuovi nemici, gli Elementali: per affrontarli Spider-Man ha bisogno dell'aiuto di Quentin Beck, alias Mysterio (Jake Gyllenhaal).
Per scoprire qualcosa in più su questo nuovo fondamentale tassello delle avventure degli Avengers abbiamo sentito al telefono Amy Pascal, produttrice della pellicola insieme a Kevin Feige e non abbiamo potuto non chiederle immediatamente quale sia stata la sua relazione al finale di Avengers: Endgame: "Ho pianto anche gli occhi! Come ogni altra persona al mondo. Ma non vogliamo far star male la gente, vogliamo farle provare qualcosa, che è sempre una buona cosa". Thanos però su un paio di cose aveva ragione: siamo troppi e stiamo distruggendo il pianeta. Amy Pascal è d'accordo? "No, non sono d'accordo con la sua filosofia" ci ha detto senza possibilità di appello per l'alieno viola. Parlando di persone più simpatiche: a Stan Lee sarebbe piaciuto questo film? "Sì, lo avrebbe amato. È davvero triste che non possa vederlo".
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Multiverso
Lo splendido Spider-Man: Un Nuovo Universo, premiato con l'Oscar al miglior film di animazione, ha letteralmente aperto il Multiverso: le possibilità ora sono infinite. E le risposte, sibilline, che ci ha dato Amy Pascal a riguardo confermano questa impressione.
Al junket di Spider-Man: Un Nuovo Universo ho chiesto a Shameik Moore se fosse pronto a interpretare Miles Morales in carne e ossa accanto a Tom Holland: li vedremo mai insieme? Sarebbe fantastico.
Anche io penso che sarebbe fantastico: quel film ci ha introdotto nel Multiverso e ciò che è stato seminato lì ci permetterà di fare quasi ogni film che si può immaginare. Ci aspetta un futuro entusiasmante.
Visto che sono entrambi ballerini gli ho chiesto anche chi è il migliore tra lui e Tom Holland: lei che ne pensa? Moore ovviamente ha detto che è lui il miglior ballerino.
È proprio da lui! È così divertente. Sono entrambi ballerini meravigliosi. Sarebbe bello vederli muovere insieme.
Tom Holland è uno Spider-Man perfetto, così come Shameik Moore, ma abbiamo avuto anche Andrew Garfield e Tobey Maguire: qual è il suo Spider-Man preferito?
Non potrei mai rispondere a questa domanda. Penso siano tutti fantastici: ognuno di loro ha dato voce a un aspetto diverso di Peter molto importante per ognuno di noi.
Vedremo mai Tom Holland, Tobey Maguire e Andrew Garfield insieme?
Sarebbe un sogno vero?
Hollywood, i supereroi e le donne
Dal primo Spider-Man diretto da Sam Raimi, uscito nel 2002, il pubblico non solo non si è stufato dei supereroi, ma, anzi, sembra volerne sempre di più: questa fame di eroi ha trasformato il Marvel Cinematic Universe in un franchise multimilionario, in grado di influenzare costume e cultura pop. Oltre all'amore per i personaggi dei fumetti e per i gadget, che cos'è che fa amare così tanto Avengers e soci? Abbiamo provato a capirlo con la produttrice di Spider-Man.
Lei ha visto da vicino la crescita dei supereroi in questi ultimi venti anni: perché secondo lei abbiamo così tanto bisogno di queste storie?
L'idea di un eroismo umile è importante per le persone: è importante che la gente ricordi che le persone ordinarie possono fare cose straordinarie ed essere coraggiose quando la situazione lo richiede.
Lei ha vissuto anche la crescita delle donne sul grande schermo e la maggior rappresentazione della diversità: quanto lavoro c'è ancora da fare?
Parecchio. Dobbiamo lavorare ancora molto: abbiamo fatto dei piccoli passi, siamo appena all'inizio. Le donne hanno finalmente ruoli di rilievo a Hollywood, le cose stanno cambiando, ma non abbastanza rapidamente per me e per lei. Dobbiamo continuare a raccontare storie con protagoniste femminili, che le persone possano sognare di essere.
Ha parlato di protagoniste femminili, ma sento che ci vorrebbero anche molte più villain donne: come mai secondo lei ce ne sono così poche?
"Sono d'accordo: dobbiamo avere più donne che fanno tutto!"
Secondo lei è così perché c'è ancora l'idea che un personaggio femminile non dovrebbe essere troppo negativo?
Non sono per nulla d'accordo con questa idea: i personaggi femminili devono essere il più sfaccettati possibile. È la realtà.
Grande potere, grandi responsabilità: Diamo i voti alle incarnazioni cinematografiche di Spider-Man
The Rock come Peter Parker
Forse nessuno, nemmeno Captain America (o forse sì, non esageriamo!) riflette sulla responsabilità come Peter Parker: non è un caso che la sua frase più celebre sia proprio "da grandi poteri derivano grandi responsabilità" (anche se non è sua). Una frase che prima o poi ogni leader o figura di spicco ha ripetuto nella sua mente. Anche un supereroe in carne e ossa come Dwayne Johnson.
Durante il suo discorso di accettazione per il premio MTV Generation Award, The Rock ha detto che essere importante è bello, ma è più importante essere gentili: lei conosce a fondo questo business, crede che The Rock abbia ragione?
Sì: credo che essere gentili e avere compassione sia fondamentale. Bisogna capire che essere umani vuol dire avere delle debolezze: bisogna cercare di mettersi nei panni degli altri e capire perché fanno quello che fanno. Provare empatia è la chiave della sopravvivenza.
Peter Paker dice una cosa simile: "da grandi poteri derivano grandi responsabilità". Pensa che questa frase si possa applicare anche a lei quando deve gestire grandi film come questo? Si sente un po' come Peter?
Credo che tutti ci sentiamo così, no? È per questo che questa frase è diventata parte della cultura pop fin da quando zio Ben l'ha pronunciata. Ogni volta che ottieni una posizione di potere, o hai la possibilità di cambiare delle vite, provi necessariamente questa sensazione: non è facile, ma è quello che devi fare.
Il film parla anche delle qualità che un eroe, o un leader, dovrebbero avere: quali pensa che siano?
È una domanda interessante: di nuovo comprensione e compassione. E anche non avere paura ed essere se stessi.
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L'importanza di essere Peter Parker
Per Peter Parker questo film è cruciale: è qui che capisce chi è. Ma il processo non sarà facile.
Peter è di nuovo senza una guida. Forse Happy potrebbe essere il suo nuovo mentore, ma è difficile diventare adulti quando nessuno ti aiuta. Come si fa?
La vita reale è così, significa crescere. Quando sei piccolo i tuoi genitori sono il tuo mondo, sono quelle persone che ti dicono che vai bene così come sei anche quando fai un sacco di errori, poi cresci e devi cavartela da solo. È il tema centrale di questo film.
Il fatto di non avere dei genitori crede che abbia reso Peter un supereroe diverso e unico?
C'è una tradizione in letteratura della figura dell'orfano: che sia Oliver Twist, Peter Pan o Harry Potter, la ricerca dei genitori porta con sé un significato molto profondo per le persone.
Senza spoilerare il film, possiamo dire che a volte il male si presenta con un viso affascinante: come possiamo affrontare il male quando non sappiamo riconoscerlo?
Il film parla proprio di questo: di decidere di credere o no a quello che hai di fronte. Credo sia uno dei temi più importanti per tutti oggi: il mondo è pieno di confusione in questo momento.
Avengers Endgame e ora questo Spider-Man ci insegnano che a volte il lutto può aiutarci a diventare versioni migliori di noi stesse: lo pensa anche lei? Da qualcosa di brutto possono derivare anche cose positive?
Tutti cercano di riuscirci. I film rispecchiano la vita delle persone: a volte accadono cose tremende, ma sono proprio quelle che ti fanno crescere. È la vita.
Sony, Disney e Fox: l'incontro tra Spider-Man e Deadpool non è da escludere
Con l'acquisto di 20th Century Fox da parte di Disney i diritti degli X-Men sono finalmente sbloccati: sognare è quindi ormai più che lecito.
Siamo in un momento di transizione perché Disney ha comprato 20th Century Fox e forse in futuro vedremo gli X-Men insieme a Spider-Man: avete già immaginato questo futuro?
Tutto ciò che è capace di sognare potrebbe succedere.
Anche le battutacce di Deadpool in un film Marvel?
Non sai cosa ci aspetta.
Dopo 30 anni passati a Sony si sposterà a Universal: cosa porterà di suo in questo Studio?
Ho ancora molto da fare con Sony, perché sarò sempre coinvolta col franchise di Spider-Man, sto curando un altro film che uscirà a Natale: ho amato lavorare con Sony, ci ho passato 30 anni, ma era tempo di cambiare. Amo le persone che lavorano a Sony, ma sarà bello lavorare anche con Universal_".
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L'amore, Nick Fury e Venezia
Non c'è niente di meglio che conoscere se stessi viaggiando: e quale meta migliore della vecchia Europa, così piena di storia, per un adolescente? In fondo anche Indiana Jones è andato a scavare sotto la X a Venezia.
Ancora senza fare spoiler: diciamo che l'amore è una cosa pericolosa, per i supereroi ancora di più. Quanto è importante l'amore in questo film?
È importante esattamente come nella vita reale: non puoi vivere senza.
Parte di questo film è ambientato a Venezia: com'è stato girare per i canali?
Ci abbiamo girato una settimana: è un posto bellissimo. Ci abbiamo girato così poco perché non abbiamo voluto distruggere la vostra bellissima città, non credo che vi avrebbe fatto piacere, e quindi abbiamo ricostruito i canali in studio. Come si può non amare Venezia? È Venezia!
Nick Fury è la costante del Marvel Cinematic Universe: lo ama come noi?
Tutti amano Nick Fury: è la costante e il barometro della saga. Unisce tutti. E poi lo interpreta Samuel L. Jackson.
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Il costume di Spider-Man: una metafora potente
Ogni Spider-Man che si rispetti deve dare grande importanza al suo costume: in Spider-Man: Far From Home questo passaggio fondamentale è ancora più importante.
In questo film vediamo diverse versioni del costume di Spider-Man: come è stato lavorare su questo elemento così importante?
Ogni film di Spider-Man in realtà riguarda il costume di Peter, no? È un elemento molto importante di questi film: la cosa bella di questo in particolare, ed è una metafora ovviamente, è che Peter si costruisce il suo costume. Il film è costruito per preparare quel momento: all'inizio ha una tuta super accessoriata e bellissima, che Tony ha fatto per lui, mentre alla fine è lui a decidere come deve essere. È una grande metafora.