Resident Evil: il regista di Barbarian è l'ingrediente necessario al rilancio cinematografico?

L'ultima notizia è che Zach Cregger (che ha prodotto anche Companion) dirigerà e scriverà un nuovo film di Resident Evil. E ha già la fila di major fuori dalla sua porta...

I protagonisti di Residente Evil by Capcom

Potevamo commettere il solito, trascurabile peccato di cercare di catturare la vostra attenzione con una domanda nel titolo che, in realtà, è alquanto oziosa. Qualcosa come "Dopo il flop dell'ultimo film c'è davvero bisogno dell'ennesimo reboot di Resident Evil?".
A rigor di logica, tutti noi per vivere non abbiamo bisogno di alcun film. O meglio: per noi che facciamo il mestiere che facciamo, sono necessari per portare un piatto di minestra in tavola, ma tecnicamente le cose di cui gli esseri umani hanno bisogno per campare... sappiamo tutti quali siano. Per cui la risposta al suddetto quesito, potrebbe essere tanto "Sì", "No", oppure "Dipende".

Resident evil: Milla Jovovich in una scena del film
Milla Jovovich in una scena di Resident Evil (2002)

Fatto sta che, nelle ultime ore, sta facendo discutere la notizia pubblicata originariamente in esclusiva dall'Hollywood Reporter. La testata ci fa sapere che, fra gli studios hollywoodiani, è partita la prima asta dell'anno e l'oggetto del contendere è proprio il reboot per il grande schermo, che sarebbe il terzo tenendo conto della serie TV Netflix e di Welcome to Raccoon City, dell'amatissima saga videoludica Capcom Resident Evil. E collegato all'operazione c'è un nome. Proprio quello cui abbiamo concentrato tutta la nostra attenzione nel titolo.

Il nuovo Resident Evil: cosa sappiamo al momento

Il dato più interessante fra quelli citati nell'articolo dell'Hollywood Reporter è proprio l'interesse che questo progetto di rilancio starebbe riscuotendo fra i Big di Los Angeles. Le realtà che starebbero gravitando intorno al tutto sarebbero quattro, con Warner e Netflix a fare da frontrunner. E, fra un po', arriveremo anche a spiegare perché proprio la Warner potrebbe spuntarla.

Resident Evil Welcome To Raccoon City 4
Resident Evil: Welcome to Raccoon City cita direttamente il primo videogame

Tutte le pellicole live action giunte al cinema fra il 2002 e il 2021 sono state prodotte da Sony Pictures in collaborazione con la Constantin Film, la casa di produzione tedesca che detiene i diritti cinematografici dell'IP Capcom. Naturalmente, anche per questo nuovo lungometraggio, ci sarà Constantin Film a supervisionare il tutto e se verrà effettivamente prodotto da un'altra major, il colosso di Culver City non sarà del tutto estromesso dall'operazione.

Barbarian, la recensione: un horror a regola d'arte che nasconde un'inaspettata disamina politica

In co-produzione figurerà comunque anche PlayStation Productions, la costola di Sony che si occupa di lavorare ai vari adattamenti per il piccolo e grande schermo principalmente delle varie saghe videoludiche sviluppate dalle first o second party della multinazionale. Ora però, dedichiamo due parole a quella che potrebbe essere la "chiave di volta" dell'intera faccenda.

Un regista "barbaro"

Nel 2022, un tizio di nome Zach Cregger che, fino a quel momento era noto principalmente come comedian, è finito per farsi notare grazie a un piccolo horror costato circa quattro milioni e mezzo di dollari che ne ha poi incassati dieci volte tanti in tutto il mondo.

Barbarian 2
Cosa si nasconde nel seminterrato della casa di Barbarian?

Parliamo di quel gonzo-horror intitolato Barbarian che, oltre a essere anche stato accolto in maniera mediamente entusiasta dalla critica, è un'ulteriore lezione sul come, quando si acquista un immobile, è sempre bene sia informarsi circa il precedente proprietario che assicurarsi che la struttura non nasconda dei tunnel all'interno dei quali vivono individui deformi frutto di molteplici incesti. L'ingrediente segreto del nuovo Resident Evil è proprio lui. Cregger si occuperà di scrivere e dirigere questa nuova iterazione cinematografica della creatura del game designer Shinji Mikami. Insieme a lui, per l'elaborazione dello script, c'è anche Shay Hatten che ha all'attivo John Wick 4 e Army of the Dead.

Barbarian 4
Georgina Campbell in una scena di Barbarian

Zach Cregger è l'elemento che sta catalizzando l'attenzione di tutti ad Hollywood, anche prescindendo da considerazioni sul notevole giro d'affari che le "vecchie" pellicole con Milla Jovovich hanno ottenuto negli anni, a ribadire l'amore del pubblico per il brand. Vederlo alle prese con una saga così nota come quella di Resident Evil è allettante per molti. Soprattutto per la Warner Bros e la sua etichetta di genere New Line Cinema.

Perché Warner potrebbe spuntarla

Tolte le commedie, Cregger ha dalla sua l'ottima performance di Barbarian. E, a quanto pare, un asso nella manica: il suo prossimo film, Weapons, dopo aver prodotto anche Companion (qui la nostra recensione). Interpretato da Josh Brolin e Julia Garner parlerà, a quanto ci è dato sapere, di bambini che scompaiono nel cuore della notte, stregoneria e abusi religiosi in una piccola comunità in Florida.

La Warner si è aggiudicata questa "opera seconda" di Cregger esattamente un anno fa, in una "bidding war" tanto breve quanto intensa che è valsa a Cregger un elevato quantitativo di quattrini (si vociferava di una cifra "eight figures" quindi parliamo di un compenso di minimo 10 milioni per scrivere e dirigere il film) e il privilegio del final cut. Una roba che, normalmente, ha gente come Ridley Scott o Quentin Tarantino.

Josh Brolin in una sequenza del film No Country for Old Men
Josh Brolin sarà uno dei protagonisti del nuovo film di Zach Cregger

Weapons non ha ancora una data di uscita, ma la Warner vuole fare di tutto per mantenere sotto contratto Cregger. Che non a caso, con la major, ha anche realizzato proprio il suo primo film come produttore, Companion. I test fatti con Weapons sarebbero andati benissimo motivo per cui l'interesse della Warner è di continuare a collaborare col filmmaker. Se poi di mezzo c'è un'epopea horror come quella di Resident Evil tanto meglio.

Resident Evil fra cinema, Tv e console

Fin da quando i videogiocatori di tutto il mondo hanno rischiato l'infarto col primo jump scare del primissimo Resident Evil, l'IP videoludica targata Capcom ha subito generato un notevole interesse a Hollywood e dintorni. Erano gli anni in cui l'approccio dell'industria verso questa tipologia di proprietà intellettuali era profondamente differente da quello odierno e, per di più, il genere dei film di zombi era morto da qualche anno. Però la regola dice che bisogna sempre mirare al cranio di un morto vivente e difatti, nel giro di una manciata di anni, sono tornati sulla cresta dell'onda grazie al primo Resident Evil di Paul W.S. Anderson, 28 giorni dopo e al remake del romeriano L'alba dei morti viventi firmato Zack Snyder.

Una scena de L'alba dei morti viventi
Gli zombi circondano il mezzo coi sopravvissuti dell'Alba dei morti viventi

Una popolarità dovuta proprio al successo che i videogame di Resident Evil stavano ottenendo su console, PlayStation principalmente. I capitoli con Milla Jovovich hanno avuto tutti un ottimo riscontro commerciale ma, spesso e volentieri, hanno lasciato l'amaro in bocca nel fandom dei videogame. Ragion per cui con Resident Evil: Welcome to Raccoon City del 2021 si è battuto un sentiero maggiormente citazionista con un film a suo modo interessante che ripescava tutto il ripescabile dai primi due capitoli del franchise (compreso lo splendido remake di RE1 proposto originariamente su Nintendo GameCube).

Purtroppo però in un periodo di piena pandemia in cui gli unici film in grado di garantire ottimi riscontri commerciali erano proprio gli horror, Resident Evil: Welcome to Raccoon City ha floppato miseramente. Forse è stata colpa del marketing, di un senso di generale stanchezza verso gli adattamenti cinematografici di quei videogame o di una messa in scena abbastanza cheap per così dire. Basti pensare che, in modo mediamente assurdo, nei videogiochi di Resident Evil, Raccoon City è una metropoli del midwest americano che non sfigurerebbe vicino a Chicago che, però, ha solo 100.000 abitanti. Quella dell'ultimo film uscito, per motivi di budget, pare più piccola di Capracotta.

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Il compianto Lance Reddick in una scena della dimenticabile serie TV Netflix

Nel 2022 è anche arrivata una serie TV su Netflix sulla quale forse è meglio glissare. Specie pensando che si tratta di una delle ultime cose fatte da Lance Reddick. Nel complesso, facendo un parallelo, potremmo dire che ha più a che fare con Super Mario Bros.il famigerato film del 1993 che la serie Netflix di Resident Evil coi videogame da cui prende il nome.

Una prospettiva sicuramente interessante

Storiografia e brutture cinetelevisive a prescindere, l'unione fra il nome di Cregger e quello di Resident Evil potrebbe effettivamente portare a qualcosa d'interessante anche per via dell'impatto "mediatico" per così dire. Ben più di quello che c'è stato quando Johannes Roberts, che pure aveva dalla sua le ottime performance di 47 metri, The Strangers - Prey at Night e 47 Metri: Uncaged, è stato ingaggiato per Welcome to Raccoon City. Zach Cregger ha già dimostrato di essere più "pop" e vendibile con i titoli di giornale proprio perché il suo Barbarian ha fatto quello che ha fatto in un momento in cui i cinema si stavano ancora leccando con decisione le ferite inferte dalla pandemia.

Milla Jovovich è l'eroina di RESIDENT EVIL: EXTINCTION
Milla Jovovich in Resident Evil: Extinction

Sarà estremamente interessante seguire come un filmmaker che con la sua prima regia horror e, presumibilmente, con la seconda, Weapons, ha fatto capire che ama fare di "testa sua" tanto da strappare a una major come Warner il final cut, riuscirà a rapportarsi con una proprietà intellettuale che negli anni si è rivoluzionata più volte. Sia per come ha dialogato con le varie sfaccettature dell'orrore passando dagli zombi in stile George Romero al folk horror di Resident Evil: Village passando per gli spaventi di un settimo capitolo così fortemente debitore di Non aprite quella porta. Con quale di questi Resident Evil vorrà "dialogare" Zach Cregger?
Non vediamo l'ora di scoprirlo.