Ms. Marvel come Red: potere generazionale ed eredità culturale

Il nostro focus su similitudini e differenze fra Ms. Marvel e Red, le due storie generazionali al femminile di Casa Marvel e Casa Pixar, entrambe disponibili su Disney+.

Ora che si è conclusa una delle più grandi sorprese seriali di questa Fase 4 del Marvel Cinematic Universe, ovvero Ms. Marvel, e dato il percorso fatto dalla protagonista, ci sentiamo di fare un confronto con quanto accade a Mei Lee (a proposito, tramite l'App Google potete vedere il Panda Rosso nel vostro ambiente) nel film Disney Pixar Red, disponibile anch'esso su Disney+.

Trovare se stesse

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Ms. Marvel: una scena della serie Disney+

Ms. Marvel e Red sono innanzitutto due romanzi di formazione per le due protagoniste e vengono entrambi da culture che non sono quella americana ma si trovano a (con)viverci. Le protagoniste sono due adolescenti che devono diventare donne (Mei Lee letteralmente, dato che si parla di ciclo e il colore rosso simbolo del film è quello del sangue e del mestruo) e devono capire come farlo nel già complicato mondo di oggi (o degli anni '90 che sia in Red). Mei Lee (Rosalie Chiang) è sempre stata una studentessa modello per la madre, iper critica su ogni sua scelta e azione. Ora, attraverso un elemento magico che viene dalla tradizione di famiglia, ovvero il Panda Rosso alla luce della luna, può far uscire il proprio vero potenziale e la propria vera natura, con la passione per la musica pop e una boyband in particolare (uno dei simboli dell'adolescenza anni '90). Dal canto suo Kamala Khan (Iman Vellani) è anche lei stata una "brava ragazza" agli occhi della madre, che non riesce più a comprenderla, mentre la ragazza sogna di essere qualcosa di più e far parte di quel mondo che tanto la affascina, quello degli Avengers avendo come mito Captain Marvel. Anche Kamala attraverso la magia scopre la sua vera identità e il suo vero potenziale, che può diventare anche in questo caso un pericolo per il mondo ma solo se non imparerà a controllare se stessa e per farlo dovrà capirsi.

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Potere generazionale

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Un altro elemento in comune e importante delle due storie raccontate prese in esame, è il ricambio generazionale femminile. Tutte e tre le donne della famiglia Lee - l'austera nonna che arriva per mettere in atto il rituale che dovrebbe addormentare per sempre il Panda Rosso, la madre che si rivelerà solamente spaventata da se stessa e la nipote che deve accettarsi per com'è - sono importanti per la crescita della protagonista. Sono tutte e tre parte di quel potere inizialmente non svelato a Mei Lee, che scoprirà con grande sorpresa che i Panda Rossi fanno parte della genetica familiare anche delle altre donne della famiglia, zie e cugine, venute in massa insieme alla nonna. Allo stesso tempo in Ms. Marvel è alla nonna della protagonista che vive in Pakistan, che appartiene il bracciale che Kamala trova e indossa, svelando i propri poteri. Poteri che scoprirà essere stati sempre custoditi dentro di lei, nella sua essenza, nei suoi geni, e che il prezioso oggetto ha solamente risvegliato (anche se una scena dell'ultimo episodio potrebbe far vacillare questa certezza). Poteri mistici che provengono addirittura dalla bisnonna (quindi quattro generazioni di donne in questo caso), arrivata da un altro mondo molti anni or sono cercando riparo. Poteri mistici che la nonna sentiva dentro di se ma a cui la madre non credeva, pensando fosse folle, e a cui non voleva credere nemmeno nei confronti della figlia/nipote. In questo caso quindi la magia ha saltato una generazione ma rimane un caposaldo nella genealogia femminile familiare. Anche la madre di Kamala si dimostrerà infatti un personaggio importante e decisivo per plasmare l'identità della ragazza, soprattutto quando i poteri verranno alla luce negli ultimi due episodi.

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Eredità culturale

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Il terzo elemento in comune è importantissimo per la storia di Ms. Marvel e Red è l'eredità culturale che serie e film, e rispettive protagoniste, si portano dietro. Mei Lee deve bilanciare il proprio essere asiatica e il proprio lavoro al tempio storico di famiglia col suo voler essere una ragazzina americana emancipata. È in questa ricerca di indipendenza che capirà di aver ancora bisogno della famiglia ma allo stesso tempo di dover trovare del tempo per se stessa e le proprie passioni, conciliandole con le altre sue "anime". Ed è proprio nell'equilibrio fra elemento supereroistico e culturale presenti in Ms. Marvel, che risiede la chiave della riuscita dello show. Da un lato la regista Domee Shi ha voluto raccontare la propria adolescenza e il proprio passaggio all'età adulta attraverso il film, scherzando su usi e costumi di una tradizione per spiegarli a chi tra gli spettatori non ne fosse a conoscenza. Dall'altro l'essere pakistana e musulmana di Kamala è stato inserito con grande autoironia dalla creatrice Bisha K. Ali nei vari episodi, sciorinato tra tradizioni, usanze, le regole della Moschea in parte criticate in ottica femminista, il matrimonio del fratello, con tanto di viaggio in Pakistan per scoprire la verità sui propri poteri e (ri)trovare la propria eredità familiare, quella della bisnonna Aisha, e di quell'ultimo treno preso durante la Partizione tra India e Pakistan. Un treno che riporta alla mente quello russo preso da Natasha Lyonne nella sua Russian Doll, o ancora negli universi paralleli visitati da Alma in Undone per comprendere meglio la madre. Kamala riesce a congiungere passato, presente e futuro con quel viaggio alle proprie origini, scoprendo di essere stata lei a salvare la nonna da piccola sul binario di quell'ultimo treno, mentre Mei Lee riuscirà a riconciliare le donne venute prima di lei tra loro, per uno sguardo anche qui al futuro sia dell'attività di famiglia che della stessa adolescente quasi adulta.