Moon Knight, recensione del secondo episodio: The Spector Identity

La recensione del secondo episodio di Moon Knight (1x02), dove si comincia ad approfondire l'altra identità del protagonista.

Moon Knight Marvel
Moon Knight: un'immagine del protagonista

Si comincia a entrare nel vivo del mistero con la recensione di Moon Knight 1x02, il secondo episodio che salta le lungaggini introduttive per passare direttamente all'azione, fisica e psicologica: già nel capitolo inaugurale, infatti, si alludeva allo scontro che ha luogo dentro la testa di Steven Grant, in realtà un'identità fittizia nata dal disturbo della personalità di Marc Spector, alter ego principale di Moon Knight. Disturbo che costituisce il nucleo tematico dello show, adattando al Marvel Cinematic Universe uno dei personaggi più ricchi di potenziale dell'universo fumettistico (basti sapere che in una celebre miniserie cartacea ha sviluppato tre nuove personalità che imitavano i poteri di Spider-Man, Captain America e Wolverine). E avendo accantonato i convenevoli, quel potenziale è ora libero di scatenarsi a ritmo settimanale su Disney+.

Personalità in conflitto

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Moon Knight: Oscar Isaac in una scena

Steven si sveglia nuovamente incatenato al letto, senza sapere come ci è finito, e quando si reca al museo per capire cosa sia successo inizia un circolo vizioso di persone che sostengono di sapere cose su di lui che il diretto interessato reputa impossibili. In particolare, fa capolino una delle sue interlocutrici telefoniche, la quale cerca di capire cosa stia accadendo con Marc Spector, solo che Steven, essendo diventato la personalità dominante, non ha veramente idea di chi sia Marc e perché tutti lo stanno cercando. Anche lo stesso Marc, presente come riflesso nello specchio e voce nella testa di Steven, fatica a fargli capire la gravità della situazione, che peggiora quando salta nuovamente fuori Arthur Harrow, il quale è in grado di fornire qualche informazione in più sul ruolo di Spector in tutto questo, con la postilla che il culto di cui Harrow è il leader lo vuole eliminare a tutti i costi...

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Cambio di marcia

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Moon Knight: una foto di scena

Mentre il primo episodio era in mano al regista egiziano Mohamed Diab, per il secondo (e il quarto dei sei capitoli) la scelta è caduta sul duo composto da Justin Benson e Aaron Moorhead, specializzati in horror a basso budget con relazioni interpersonali un po' bislacche e misteri celati nel passato. In altre parole, due persone più che compatibili per l'ostilità interiore che caratterizza Spector/Grant (con l'aggiunta degli interventi di Khonshu, la cui presunta nobiltà è messa in discussione in questa sede, come nei fumetti più recenti), e proprio le scene tra le due personalità, un gioco di specchi che mostrano la frammentarietà delle informazioni insieme a quella della psiche di Marc, sono i punti più alti di un episodio che gioca anche sull'azione in modo interessante, mescolando pugni e brividi in ottica introspettiva (e dopo la recente delusione di Morbius in sala, è una boccata d'aria fresca ritrovare un prodotto Marvel che sa rendere intelligibili le scene notturne). Mentre al cinema si sta delineando un progetto ambizioso a base di Multiversi e, in altre zone, viaggi cosmici, è interessante vedere come, dopo una prima fase simile anche per lo streaming, il ramo televisivo del Marvel Cinematic Universe stia adottando il modello delle storie più piccole, contenute, anche idiosincratiche, con il vantaggio di poter sfruttare un eroe non ancora visto sul grande schermo.

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Oscar vs. Isaac

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Moon Knight: Oscar Isaac in un'immagine

Mentre si cominciano a delineare più chiaramente i ruoli degli attori che compongono il cast di contorno (e altri devono ancora apparire, tra cui il compianto Gaspard Ulliel nei panni di Midnight Man), il maggiore elemento di interesse rimane la doppia (ma per certi versi quadrupla) performance di Oscar Isaac, nei panni del bizzarramente inglese e impacciato Steven e l'arrogante americano Marc. Un duello recitativo che si svolge dentro un unico corpo, con la stessa spettacolarità di un corpo a corpo tradizionale, dove follia e humour si fondono per creare una figura ibrida e intrigante che ridefinisce la concezione dell'antieroe in salsa Marvel, e lo statuto di Isaac in ambito supereroistico dopo la sua deludente partecipazione a X-Men: Apocalisse, anch'esso a tema parzialmente egiziano. E proprio la terra delle piramidi si annuncia come una delle prossime location, all'insegna di un viaggio alla ricerca del tesoro perduto. Solo che in questo caso il tesoro è l'identità di Spector, lo spettro lunare che - in teoria - assicura giustizia divina.

Conclusioni

Chiudiamo la recensione di Moon Knight 1x02, sottolineando come si tratti di un episodio che salta i convenevoli per passare all'azione, fisica e interiore, con l'accento sul conflitto tra le personalità del protagonista.

Movieplayer.it
4.0/5
Voto medio
3.9/5

Perché ci piace

  • Oscar Isaac è sempre più sorprendente con la sua performance.
  • Il tono leggermente horror è più percepibile tramite la regia di Moorhead & Benson.
  • La parte action è nettamente migliorata.

Cosa non va

  • I personaggi secondari sono ancora un po' sacrificati a livello di approfondimento.