Due gioielli d'autore della produzione seriale televisiva italiana, presentati ai Festival internazionali del 2024 e poi approdati lo scorso inverno sul piccolo schermo; il grande ritorno di importanti e pluripremiati titoli made in USA, tra fantascienza e commedia nera; e ovviamente la serie britannica più discussa e di maggior successo degli ultimi anni, Adolescence. Sono le opere che, in questa prima metà dell'anno, si sono già attestate a pieno diritto nel novero delle migliori serie TV del 2025: un ventaglio molto ampio di stili e di generi, in grado di rappresentare le diverse declinazioni del linguaggio televisivo dei nostri tempi.

Di seguito dunque, in ordine cronologico di distribuzione in Italia, vi offriamo una prima rassegna di quanto di meglio il piccolo schermo abbia saputo offrirci nei mesi iniziali dell'annata, fra gioielli della TV europea e serie pluricandidate ai prossimi Emmy. Si tratta di una selezione già molto ricca, ma in attesa di ampliarsi ulteriormente grazie ai titoli che, da quest'autunno, tenteranno di lasciare la propria impronta nell'immaginario televisivo del 2025.
M - Il figlio del secolo

Dopo l'anteprima alla Mostra di Venezia 2024, è approdato il 10 gennaio su Sky Atlantic M - Il figlio del secolo, adattamento dell'omonimo romanzo di Antonio Scurati, incentrato sulla nascita dei Fasci italiani di combattimento e sulla progressiva ascesa al potere di Benito Mussolini, impersonato con scatenato istrionismo da un formidabile Luca Marinelli, che mette in rilievo tanto l'ambizione smodata, quanto la meschinità morale del leader fascista. Affidato alla regia iperdinamica del britannico Joe Wright (Espiazione), M - Il figlio del secolo fa leva sulle incursioni nel grottesco e i toni della commedia nera per immergere lo spettatore in uno dei periodi più cupi e turbolenti della storia italiana.
Scissione

A ben tre anni di distanza da una prima stagione che aveva già conquistato gli elogi della critica, dal 17 gennaio ha fatto il suo atteso ritorno su Apple TV+ Scissione, serie dai contorni sci-fi creata da Dan Erickson e in prima fila per i prossimi Emmy Award. Dotata di un intreccio ancora più sofisticato ed ambiguo rispetto agli esordi, la seconda stagione di Scissione ci ha riportato nei sinistri uffici della Lumon Industries, in compagnia di Mark, Helly e degli altri personaggi intrappolati nella loro esistenza da impiegati dalla doppia personalità (all'interno e all'esterno del posto di lavoro) e determinati a rivendicare la propria libertà.
Dieci Capodanni

Proviene dalla Spagna una delle migliori serie TV degli ultimi anni, un autentico gioiello distribuito in Italia dal 31 gennaio sulla piattaforma di RaiPlay e in attesa di essere scoperto da un pubblico sempre più ampio: stiamo parlando di Dieci Capodanni, scritto e diretto da uno dei più talentuosi cineasti dell'attuale scena europea, Rodrigo Sorogoyen (As bestas). La storia di una coppia, Ana e Oscar, viene ricostruita nell'arco di un decennio attraverso dieci tappe significative, che corrispondono a dieci Capodanni: momenti di bilancio e di nuovi inizi, in cui osserviamo i due giovani protagonisti alle prese con la quotidianità dei sentimenti e con gli alti e bassi di una relazione in continuo divenire.
The White Lotus

Dopo il fortunatissimo debutto nell'estate 2021, The White Lotus è diventato immediatamente uno dei fiori all'occhiello del catalogo HBO, nonché uno dei titoli più popolari presso il pubblico internazionale: un successo che si è esteso anche alla terza stagione, rilasciata in Italia da Sky Atlantic a partire dal 17 febbraio. In questo terzo capitolo della satira antiborghese di ambientazione vacanziera firmata da Mike White veniamo trasportato in un lussuoso resort in Thailandia, cornice del consueto intreccio di passioni, segreti familiari e amicizie cariche di tensioni, con l'immancabile dose di misteri e un'esplosione di violenza preannunciata fin dal primo episodio.
L'arte della gioia

Altro ottimo esempio di serialità d'autore che batte bandiera italiana, con tanto di imprimatur del Festival di Cannes 2024 e un breve passaggio nelle sale cinematografiche, è L'arte della gioia, trasposizione in sei episodi del celebre romanzo di Goliarda Sapienza, firmata da Valeria Golino anche in qualità di regista. Trasmesso in TV da Sky Atlantic dal 28 febbraio e ricompensato con tre David di Donatello (tra cui miglior attrice), L'arte della gioia vede la giovane Tecla Insolia nel ruolo di Modesta Spataro, novizia intenzionata con ogni mezzo a prendere in mano le redini del proprio destino e artefice di una scalata sociale che lascerà non poche tracce di sangue.
Adolescence

Approdato il 13 marzo su Netflix, registrando diversi record nella storia della piattaforma, Adolescence è stato accolto dalla critica come il capolavoro televisivo del 2025 e si è rivelato un fenomeno mediatico con pochi precedenti, in grado di accendere numerosi dibattiti sul malessere adolescenziale dei nostri tempi. Attraverso quattro episodi, legati a quattro punti di vista differenti e messi in scena dal regista Philip Barantini con un unico piano sequenza di circa un'ora, gli autori Jack Thorne e Stephen Graham (anche interprete, nel ruolo del padre della famiglia Miller) esplorano le dinamiche relative a un caso di femminicidio, andando però ben oltre le convenzioni del crime drama e facendoci addentrare nelle contraddizioni in cui restano avviluppati, in un modo o nell'altro, tutti i personaggi.
The Studio

Nell'ambito delle serie comiche, la più apprezzata novità del 2025 è stata The Studio, satira sull'industria di Hollywood ideata e scritta da Evan Goldberg e Seth Rogen, quest'ultimo anche rocambolesco protagonista nei panni di Matt Remick: il nuovo boss di uno studio cinematografico in cui le velleità artistiche del "grande cinema" faticano a convivere con la dura legge del mercato. Disponibile dal 26 marzo su Apple TV+, The Studio ha fatto incetta di nomination agli Emmy Award e, grazie anche a una pletora di guest star del panorama hollywoodiano nel ruolo di se stesse, si è guadagnato una vastissima popolarità presso il pubblico.
The Last of Us

Sono passati due anni da quando The Last of Us, realizzato da Craig Mazin e Neil Druckmann per la HBO, si è imposto come una delle migliori serie TV della scena contemporanea, dimostrandosi all'altezza della fama dell'omonimo videogame. Dal 14 aprile, Sky Atlantic ha mandato in onda la seconda stagione di questo crudo racconto post-apocalittico, incentrato sulla drammatica lotta per la sopravvivenza della giovanissima Ellie Williams di Bella Ramsey. Nonostante il tragico addio al co-protagonista Joel Miller, interpretato da Pedro Pascal, il ritorno di The Last of Us ha mantenuto il grande consenso degli esordi e ha fatto incetta di candidature agli Emmy Award.
Andor

E restando in tema di fantascienza e di secondi capitoli, il 22 aprile ha debuttato su Disney+ la seconda stagione di Andor, affidata dalla Lucasfilm al regista e sceneggiatore Tony Gilroy (l'autore di Michael Clayton) e con l'attore messicano Diego Luna di nuovo nel ruolo di Cassian Andor, contrabbandiere avviato a diventare uno degli eroi dell'Alleanza ribelle contro l'Impero Galattico. Considerato dalla critica come la migliore opera seriale fra gli innumerevoli spin-off di Star Wars attualmente a disposizione sul piccolo schermo, Andor ha visto crescere i propri consensi grazie all'efficace amalgama fra spy story, azione, spettacolo e tensione drammatica.
Étoile

Fra tanti successi consolidati, vale la pena ricordare anche una splendida novità che purtroppo non ha riscosso l'attenzione che avrebbe meritato, tanto da non essere stata rinnovata dopo la stagione inaugurale: si tratta di Étoile, distribuita dal 24 aprile su Prime Video e firmata dalla penna inconfondibile dei coniugi Amy Sherman e Daniel Palladino. La vivacità e l'ironia tipiche de La fantastica signora Maisel si ritrovano appieno in questa serie ambientata fra New York e Parigi e imperniata sulle vicende professionali e private di due compagnie di balletto, fra sentimenti, rivalità, idiosincrasie e momenti esilaranti.