Titoli amatissimi che ci hanno salutato con il loro atto conclusivo, ma anche novità sorprendenti, gradite conferme e qualche 'ritorno' che ha superato ogni aspettativa: come sempre, un'annata televisiva può offrire al pubblico un'ampia varietà di scelte, e finora il 2023 non ha fatto eccezione. Nell'ambito del mondo dello spettacolo, l'anno in corso sarà ricordato ovviamente anche per lo sciopero di attori e sceneggiatori statunitensi, i cui effetti peseranno non poco sulle programmazioni per il 2024; nel frattempo, però, il ventaglio di opere televisive che ci stanno tenendo compagnia in questi mesi appare senz'altro ricco ed entusiasmante. Di seguito, vi proponiamo pertanto una rassegna (in aggiornamento) di alcune fra le migliori serie TV del 2023, presentate in ordine cronologico in base alla data di trasmissione in Italia.
The Last of Us

E ad aprire il 2023 è stato l'attesissimo The Last of Us, nuovo fiore all'occhiello della HBO, in Italia su Sky e NOW. Trasposizione firmata da Craig Mazin e Neil Druckmann dell'omonimo videogame, questo survival drama è ambientato in uno spaventoso scenario post-apocalittico: un mondo devastato da una pandemia che ha trasformato la maggior parte degli esseri umani in creature fameliche simili a zombie. Pedro Pascal presta il volto a uno dei superstiti, Joel, impegnato in un pericoloso viaggio attraverso gli Stati Uniti, mentre Bella Ramsey è la quattordicenne Ellie, sua compagna di avventure in questo impervio percorso. Al di là della dimensione thriller e horror, The Last of Us si è fatto apprezzare anche per come riesce a farci addentrare nell'universo emotivo dei suoi personaggi: la coppia di protagonisti, ma anche diversi comprimari, come dimostrato nello struggente episodio Long, Long Time.
The Last of Us: i possibili progetti paralleli all'orizzonte per la serie tv
Fleishman a pezzi

Trasmesso da FX nell'autunno 2022 ma approdato in Italia nell'inverno 2023 su Disney+, Fleishman a pezzi è invece un adattamento dell'omonimo romanzo di Taffy Brodesser-Akner, lei stessa creatrice di questa miniserie al contempo ironica e commovente. I quartieri alti di New York sono la cornice delle trasformazioni nell'esistenza del Toby Fleishman di Jesse Eisenberg, stimato medico e padre di famiglia costretto a reimpostare la propria routine - e il proprio equilibrio psichico - dopo la separazione dalla moglie Rachel (una strepitosa Claire Danes), con l'aiuto della sua amica Libby Epstein (Lizzy Caplan). L'amore, l'amicizia, le crisi di mezza età e l'ansia provocata dai bilanci di una vita in cui si fa fatica a riconoscersi: Fleishman a pezzi riesce nella mirabile impresa di farci rispecchiare, almeno in parte, nei suoi personaggi così fragili e deliziosamente imperfetti.
Ted Lasso

Tra i fenomeni televisivi più amati degli scorsi anni, nonché fra i più elogiati dalla critica (undici Emmy Award e due Golden Globe), Ted Lasso è giunto a conclusione con una terza stagione che ha segnato il congedo del protagonista eponimo: il carismatico allenatore di football ingaggiato da una squadra della Premier League britannica, che l'uomo riuscirà a rivoluzionare - contro ogni pronostico - attraverso la propria capacità di empatia e una solare filosofia di vita. Jason Sudeikis, anche fra i creatori della serie, ha dato vita a un personaggio in grado di ritagliarsi un posto nell'immaginario collettivo e nel cuore di molti spettatori, trasformando Ted Lasso nel fiore all'occhiello del catalogo di Apple TV+.
Succession

Agli antipodi rispetto al benevolo coach interpretato da Sudeikis ci sono i comprimari di un'altra serie che, la scorsa primavera, è giunta al capolinea sull'onda dell'entusiasmo sempre crescente per le sue quattro, magnifiche stagioni. Targata HBO, disponibile in Italia su Sky e NOW, e ricompensata a partire dal suo esordio, nel 2018, con un totale di tredici Emmy Award e cinque Golden Globe (senza contare i trofei che attualmente lo vedono in lizza), Succession, capolavoro di Jesse Armstrong, si è attestato fra le vette della TV contemporanea in virtù del suo graffiante ritratto della famiglia Roy, che nella stagione finale della serie deve affrontare la scomparsa del patriarca Logan (Brian Cox) e la conseguente lotta per il potere. Arricchito da un cast in stato di grazia (su tutti Sarah Snook, Kieran Culkin e Jeremy Strong), Succession si è congedato degnamente attraverso un epilogo beffardo e struggente.
Succession: il beffardo finale di una grande tragicommedia dei nostri tempi
Lo scontro

A tenere alte le quotazioni di Netflix per il 2023 ci ha pensato in primo luogo Lo scontro, fra le più apprezzate novità dell'annata: una black comedy firmata dall'autore coreano Lee Sung Jin e incentrata sulla faida via via più esplosiva che si sviluppa quasi per caso fra i due protagonisti, con conseguenze drammaticamente incontrollabili. I bravissimi Steven Yeun e Ali Wong prestano il volto a Danny Cho, un appaltatore in difficoltà finanziarie in cerca di un faticoso riscatto, e ad Amy Lau, imprenditrice e madre di famiglia: due personaggi di diversa estrazione sociale ma accomunati da un'ossessione reciproca, foriera di svolte inaspettate.
La fantastica signora Maisel

Tornando a parlare di addii: oltre a Ted Lasso e Succession, il 2023 ha visto calare il sipario pure sulla commedia forse più popolare del piccolo schermo dal 2017 a oggi, vale a dire La fantastica signora Maisel. Frutto dell'irresistibile penna di Amy Sherman-Palladino, la pluripremiata serie di Amazon (tre Golden Globe e ben venti Emmy) ha portato a compimento la scalata verso il successo della talentuosa Midge Maisel di Rachel Brosnahan, giovane comica proveniente dalla borghesia ebrea di New York: una donna brillante quanto caparbia, determinata a farsi strada a dispetto dei pregiudizi sessisti dell'America degli anni Sessanta. Contraddistinto dall'affetto traboccante per i suoi personaggi, dopo cinque stagioni La fantastica signora Maisel ci ha salutato con un perfetto amalgama fra divertimento e malinconia.
Questo mondo non mi renderà cattivo

Batte bandiera italiana la serie animata che, lo scorso giugno, ha segnato il graditissimo ritorno sul piccolo schermo di Zerocalcare, a un anno e mezzo di distanza dal clamoroso successo di Strappare lungo i bordi. Questo mondo non mi renderà cattivo, realizzato anch'esso per Netflix, ripropone l'inconfondibile cifra stilistica del fumettista romano, allargando però il focus del racconto dalla dimensione autobiografica al rapporto fra individui e società: l'affresco della vita nelle periferie della capitale diventa così uno strumento di riflessione sui pregiudizi, sul razzismo e su come un malessere esistenziale possa riflettersi sull'intera collettività.
Questo mondo non mi renderà cattivo: perché è il manifesto politico di una generazione
The Bear

Fra le novità più applaudite dell'estate 2022, The Bear ha addirittura superato le aspettative con la sua seconda stagione, resa disponibile per il pubblico italiano ad agosto da Disney+: il ritorno del dramedy di Christopher Storer si è dimostrato infatti ancora più intenso, raffinato e spiazzante rispetto alla stagione inaugurale, narrandoci la cronaca dei preparativi per l'apertura di un nuovo ristorante da parte dello chef Carmen Berzatto e del suo team. Dalla quotidianità dei personaggi, alle prese con i ritmi frenetici del lavoro in cucina, a momenti decisamente introspettivi, passando per un magistrale episodio natalizio presentato come un lungo flashback, The Bear si è confermata una delle migliori serie attualmente in onda, con un superbo Jeremy Allen White alle prese con un personaggio straordinariamente coinvolgente proprio in virtù delle sue fragilità.